Brividi d’estate al Castello, da mercoledì 5 settembre a Napoli al Maschio Angioino
Ennio Duval
Brividi d’estate al Castello, da mercoledì 5 settembre, a Napoli, al Maschio Angioino. Si tratta di una quattro giorni, fino a domenica 9, all’insegna del teatro e delle emozioni nel suggestivo sfondo dello scenario della fortezza partenopea, nell’ambito degli spettacoli organizzati per Estate a Napoli 2018. La direzione artistica dell’evento organizzato da il Pozzo ed il Pendolo Teatro di Napoli con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, è stata affidata ad Annamaria Russo.
Brividi d’Estate al Castello, da mercoledì 5 settembre a domenica 9, a Napoli, nello splendido scenario del Maschio Angioino, per una quattro giorni all’insegna del teatro e delle emozioni, nell’ambito della Rassegna Estate a Napoli. La direzione artistica dell’evento organizzato da il Pozzo ed il Pendolo Teatro di Napoli con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, è stata affidata ad Annamaria Russo. In realtà la rassegna è una sorta di viaggio nelle storie che abbiamo amato di più, una scorpacciata di libri che ci ha dato gioie e dolori, in doveroso omaggio a quegli autori che, non si possono non ringraziare per quanto ci hanno regalato.
A dare il via a Brividi d’Estate al Castello, il 5 settembre, sarà Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcìa Màrquez, con Paolo Cresta e i Ringe Ringe Raja. D’altronde i nostri libri non sono altro che un mix di suggestioni e di emozioni, che portiamo con per lunghissimo tempo, o addirittura per una vita intera. Leggere ha il sapore di una stagione dell’esistenza, che, in certi casi, ci rimanda all’ingenuità di un passato prossimo o remoto. I libri che noi amiamo rappresentano i brividi, le risate, ed anche le lacrime, e Cent’anni di solitudine è proprio uno di questi. In poche parole, un viaggio virtuale tra le suggestioni di un paese che avrà vita fino a quando la stirpe del suo fondatore non sparirà. Un racconto musicale, per uno spettacolo che dovrebbe costituire una specie di preghiera laica, rivolta alla grandezza della letteratura.
Venerdì 7 settembre invece, Brividi d’estate al Castello metterà in scena Vipera di Maurizio De Giovanni, con Rosaria De Cicco, Marianita Carfora, Paolo Cresta, Sonia De Rosa, Paolo Rivera, Salvatore Catanese, Alfredo Mundo, Antonello Cossia, Emilio Marchese, Carmine Ioanna, nell’adattamento e la regia di Annamaria Russo. Il racconto si svolge nella primavera del 1932, con la ricorrenza della Pasqua molto vicina. In una delle stanze del “Paradiso”, la casa di tolleranza più celebre della Napoli dell’epoca , viene trovata morta Maria Rosaria Cennamo, in arte Vipera, la prostituta che fa sognare tutti gli uomini della città, ma che solo pochi possono permettersela.
Al commissario Ricciardi, incaricato delle indagini appare il fantasma di Vipera che ripete: “il frustino, il mio frustino”. Intorno al cadavere dell’incantevole prostituta napoletana, come sempre, tantissimi personaggi guidati dai due terribili sentimenti che sono all’origine di ogni delitto: l’amore e la fame. Il commissario brancola tuttavia nel buio e, mentre tenta di ricomporre i tasselli di un mosaico difficile da comporre e ricostruire una storia di morte, la vita lo assedia con il suo ritmo incessante. Nuovamente Ricciardi sarà costretto a muoversi tra i gironi infernali dell’animo umano per dare un volto e un nome all’assassino della donna.
Sabato 8 ci sarà lo spettacolo La Medea di Portamedina di Francesco Mastriani, drammaturgia e regia di Annamaria Russo, con Rosaria De Cicco, Marianita Carfora, Giuseppe Gavazzi, Peppe Romano, Alfredo Mundo, Gennaro Monti, Sonia De Rosa, Paolo Rivera, Rita Ingegno, Federica Grosso, Flora Del Prete, Ricardo Maio. Nel maggio del 1793, Coletta Esposito, una giovane popolana di via Portamedina, ammazza la figlia di pochi mesi e getta il corpicino senza vita sul sagrato della chiesa, dove si stanno celebrando le nozze dell’uomo che aveva promesso di sposarla. La donna, appena ventenne, diventa famosa per il suo terribile delitto, che richiama alla tragedia greca.
La popolana ribattezzata la Medea di Portamedina, agisce per la disperazione che nasce dal sangue e si nutre di sangue. Infine la programmazione di Brividi d’Estate al Castello, si concluderà domenica 9 settembre, con Il vecchio e il mare, autentico capolavoro di Ernest Hemingway, con Paolo Cresta e Carlo Lomanto in scena. Un vecchio pescatore stanco ingaggia una sorta di lotta con un pesce. Una battaglia che rappresenta la lotta dell’uomo contro il suo limite, la vecchiaia e la morte. Una battaglia da cui l’essere umano esce sempre sconfitto, visto che anche quando vince non trionfa mai del tutto.Il vecchio e il mare costituisce il testamento spirituale di uno scrittore che comincia a sentire su di sé tutto il peso di una vita in cui ogni vittoria è illusoria. Eppure, il capolavoro di Hemingway rappresenta un inno alla speranza nel tentativo di rialzarsi ad ogni caduta.