Via Medina, ex Largo delle corregge, una delle più importanti strade storiche di Napoli
Paolo Villa
Via Medina, ex Largo delle corregge, rappresenta una delle più importanti strade storiche della città di Napoli. Un tempo era adibita allo svolgimento di tornei, in cui le corregge erano le bardature che si applicavano ai cavalli partecipanti alla gara. Essa annovera in entrambi i lati molti monumenti e luoghi di interesse artistico-storico di notevole importanza. L’arteria partenopea fu centro di una folta attività commerciale, diventando il quartier generale economico di mercanti esteri.
Via Medina, ex Largo delle corregge, così chiamata poiché era adibita allo svolgimento di tornei, in cui le corregge erano le bardature che si applicavano ai cavalli partecipanti alla gara, rappresenta senza dubbio, una delle più importanti strade che hanno fatto la storia della città di Napoli. Essa annovera, in entrambi i lati, dei monumenti e dei luoghi di interesse artistico-storico di notevole importanza. Poco dopo la ristrutturazione del Maschio Angioino per opera di Alfonso V d’Aragona, Via Medina, anzi largo delle delle “corregge” diventò un centro di un’intensa attività commerciale e si trasformò nel quartier generale economico di tutti i mercanti esteri.
Nel 1559 fu eseguita la prima grande opera di rifacimento ed ampliamento della strada, grazie al viceré Pedro Afán de Ribera, Duca di Alcalà. Dopo i lavori, la via delle corregge divenne strada Rivera. Tuttavia nel corso della seconda metà del XVII secolo su di essa furono costruiti palazzi e chiese ed il duca vicerè Medina de Las Torres, volle collocare, al centro della strada, una fontana,ossia l’attuale Fontana Nettuno, che assunse il nome di Fontana Medina, così come la strada, che non si chiamò più Riviera, bensì via Medina, in omaggio al vicerè spagnolo.
Oggi via Medina , ex largo delle corregge, è piena zeppa di riferimenti artistici e culturali, in virtù delle tante chiese e palazzi edificati nel corso dei secoli, a destra e sinistra della strada. Partendo, infatti, da Piazza Municipio, possiamo ammirare sul lato sinistro Palazzo Fondi, costruito nel XVIII secolo, quindi la Chiesa di Santa Maria Incoronata, la Chiesa di San Giorgio dei Genovesi, mentre sul lato opposto troviamo la Chiesa della Pietà dei Turchini (detta anche chiesa dell’Incoronatella. Ancora sul lato sinistro lato sinistro ci sono due Palazzi di Fuga: Palazzo d’Aquino di Caramanico e Palazzo Caracciolo di Forino detto pure Palazzo Giordano.
Sul marciapiede destro, viceversa, sono situati Palazzo Carafa di Nocera, la Chiesa di San Diego all’Ospedaletto ed il Palazzo della Questura Centrale di Napoli. Disgraziatamente via Medina ci riporta alla mente un tristissimo episodio di sangue accaduto nel giugno del 1946. In quella data la Repubblica vinse nel referendum con la monarchia, ottenendo 2 milioni di voti di distacco, ma le rimostranze dei nostalgici monarchici furono tremende. La città era un’accanita sostenitrice della monarchia sabauda, e successivamente alla proclamazione della vittoria della Repubblica, tutti i monarchici napoletani scesero in strada a protestare.
Ci furono pertanto violenti scontri tra cui, uno dei più sanguinosi avvenne in via Medina, in cui, a quell’’epoca, vi era la sede del Partito Comunista, la quale venne assaltata per aver esposto la bandiera tricolore senza lo stemma dei Savoia. Durante i tafferugli si registrarono 9 vittime, colpite a morte dalla furia dei dimostranti, mentre si contarono 150 feriti.