Virgilio il celebre poeta latino che protesse Napoli con i suoi incantesimi
Cristina Gragnaniello
Virgilio il celebre poeta latino che protesse Napoli con i suoi incantesimi. L’illustre personaggio dai natali mantovani, era noto, oltre che per le sue grandi doti artistiche, anche per i suoi poteri magici che usava per salvaguardare la sua amata Parthenope che lo aveva letteralmente adottato. I cittadini napoletani lo consideravano il loro protettore, prima che il vescovo Ianuario, San Gennaro, non si sostituì a lui, grazie alla Chiesa che intendeva eliminare ogni forma di paganesimo.
Virgilio il celebre poeta latino che protesse Napoli. Grazie ai suoi tanti incantesimi l’illustre personaggio nativo della provincia di Mantova, ricordato da tutti, come l’accompagnatore di Dante nel suo viaggio all’Inferno, era noto, infatti, oltre che per le sue grandi doti artistiche, anche per i suoi poteri magici che spesso usava per salvaguardare la sua amata Parthenope che lo aveva letteralmente adottato. Fino all’epoca medievale i cittadini napoletani lo consideravano come il loro protettore. Quindi il vescovo di Pozzuoli, Januario, futuro San Gennaro, si sostituì a lui, in virtù dell”intervento della Chiesa che intendeva eliminare ogni forma di religione pagana.
Virgilio il poeta latino che protesse Napoli. Molto famoso l’epitaffio di Publio Virgilio Marone scritto sulla sua tomba: Mantua me genuit, Calabri rapuere, tenet nunc Parthenope; cecini pascua rura duces, ovvero “Mi ha generato Mantova, il Salento mi ha strappato alla vita, ora Napoli conserva i miei resti; ho cantato pascoli, campi, eroi”. Il monumento funebre del poeta latino, si trova proprio nel capoluogo campano nel Parco Virgiliano a Piedigrotta, assieme ai resti di un altro grande poeta, Giacomo Leopardi. Diverse sono le leggende che vedono il grande poeta mago prodigarsi per Napoli.
Virgilio il celebre poeta latino che protesse Napoli: Si racconta che Virgilio avesse un cavallo di bronzo capace di mantenere sani i cavalli, una mosca di bronzo che teneva lontano le mosche dalla città, un macello in cui la carne poteva mantenersi intatta per molte settimane. Ancora, poiché le grotte ed i sotterranei della città erano infestati da serpenti, si dice che il poeta-mago li concentrò tutti sotto una porta detta “Ferrea”, davanti alla quale tutti esitavano prima di abbatterla, per paura di liberare i serpenti che vi erano chiusi dentro.
Virgilio il celebre poeta latino che protesse Napoli: Inoltre Virgilio difese la città di Napoli anche dalla minaccia del Vesuvio, costruendo una statua di bronzo, che rappresentava un uomo con l’arco teso e la freccia pronta a partire in direzione del vulcano, per tenerlo sotto controllo. Un giorno tuttavia un contadino, attratto da quell’arco sempre teso, fece scoccare la freccia, che colpì i contorni del vulcano, facendolo eruttare. Anche il famoso Castel dell’Ovo è legato alla magia di Virgilio: si narra che il poeta avesse messo nel castello una piccola gabbia contenente l’uovo da cui derivò l nome della fortezza, che avrebbe protetto Parthenope fin quando fosse rimasto intatto. Naturalmente si tratta di leggende metropolitane, ma il fatto certo è che Virgilio rimane un figlio illustre di Napoli.