E pummarole. Le origini antiche del pomodoro come sappiamo, provengono dal nuovo mondo, dalle americhe, ed il luogo del vecchio continente in cui i pomodori sono stati mangiati per la prima volta…naturalmente Napoli!
E pummarole, si diffusero rapidamente tra la popolazione napoletana, come cibo economico ma gustosissimo ed in seguito e soprattutto come colorato e saporito condimento dei mitici “maccheroni” e della altrettanto mitica Pizza.
Per un napoletano, oggi, sarebbe quasi impossibile immaginare una cucina priva del colore rosso e del profumo della “Pummarola”, così come viene pronunciato nella lingua napoletana. Il Pomodoro è da considerarsi sicuramente l’ingrediente principe della cucina tipica napoletana, ma esso è largamente diffuso in tutto il mondo per il suo gusto e le sue infinite proprietà dietetiche.
“Fatte ‘na pizza c’a pummarola ‘ncoppa, vedrai che il mondo poi ti sorriderà” (Pino Daniele)
E pummarole, cioè il Pomodoro, a questo splendido frutto, sono stati attribuiti nei secoli, misteriosi poteri afrodisiaci, e per tale motivo esso veniva addirittura impiegato in pozioni e filtri magici sino dal 1500. Infatti sono numerosi i nomi e le definizioni che le varie lingue europee attribuirono a questa pianta, con espliciti riferimenti, all’amore: Pomme d’amour in francese, Libesapfel in tedesco, Love apple in inglese e Mela d’oro in italiano.
Vogliamo celebrare, quindi, E pummarole, con una serie di scatti fotografici, inediti, volendo ribadire quel legame di bellezza, gusto, sensualità e mistero, che questo frutto ancora esprime per la città di Napoli. Il luogo prescelto, sono state le pendici del Monte Echia a Pizzofalcone, tra i vicoli del quartiere S.Ferdinando.
La modella è stata immaginata dal fotografo, come una comune donna, che si è recata al mercato del quartiere, tra i colorati banchetti della frutta e verdura, e ne fa ritorno con la sua borsa a canestro colmo di E pummarole… Il suo passo e sicuro, la sua espressione misteriosa e sensuale, a volte, essa lascia cadere in terra, E pummarole, perché, distratta ed incuriosita, dai numerosi sguardi che la colgono. Sguardi vogliosi ed allo stesso tempo indispettiti, dalla sua bellezza…
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