Il Salvator Mundi di Leonardo da Vinci, è stato venduto all’asta a New York per la “modica” cifra di 450 mln di dollari, record assoluto, per una vendita di quadri.
L‘arte non ha prezzo e non si bada a spese, pur di tenere in casa la più grande riscoperta artistica di questo secolo, ovvero il Salvator Mundi di Leonardo da Vinci, ultimo dipinto dell’artista toscano, realizzato circa 500 anni fa. Ebbene è quello che ha fatto un miliardario sconosciuto, il quale si è aggiudicato il capolavoro battuto all’asta, ieri, a New York al prezzo record di ben 450 milioni di dollari, tradotto in euro, circa 380 milioni. Bazzecole, pinzillacchere, diceva un altro famoso artista del passato.
Si tratta dell’opera più pagata di tutta la storia. Il dipinto, come dicevamo, realizzato nel sedicesimo secolo è un olio su tavola di noce che ritrae un immagine del Cristo benedicente. Il Cristo è raffigurato con una mano alzata e con una sfera di vetro, nell’altra mano. Inutile dire che il quadro è un pezzo rarissimo, una delle venti opere ancora esistenti, di uno dei più grandi geni italiani, vissuto tra il quattrocento ed il cinquecento.
Tutti si aspettavano che sarebbe stato venduto ad oltre 100 milioni di dollari, ma mai si sarebbe pensato di arrivare ai 450 pagati, comprensivi di tasse e diritti d’asta. La somma sborsata dall’acquirente, rappresenta la cifra più alta mai battuta per un’opera d’arte. Incredibile ma vero, in meno di 20 minuti, si è giunti a definire il prezzo finale: alla fine l’ha spuntata, ovviamente un anonimo facoltoso, non presente però in sala, che ha fatto la sua faraonica offerta a mezzo telefono.
Prima di ieri, il record precedente apparteneva ad un quadro di Picasso, Donne di Algeri, venduto, solo, si fa per dire, a 179,4 milioni di dollari, pari a circa 152 milioni di euro. Tornando al dipinto di Leonardo da Vinci, il Salvator Mundi ha una storia assai complessa, neanche la paternità a Leonardo viene universalmente accettata, pur se Christie’s, la casa d’aste, ha giurato sull’autenticita’ della tela. A quanto pare, in un primo momento l’opera apparteneva al re Carlo I di Inghilterra. Perso di vista per lungo, era tornato alla luce nel 1900, quando fu acquistato da un noto collezionista inglese.
Il Salvator Mundi, tornò nell’anonimato nel 2005, peraltro in cattive condizioni, ma creò, tuttavia intorno a sé un forte interesse. L’ultimo suo proprietario era stato un miliardario russo che l’aveva acquistato per 127,5 milioni di dollari, attraverso un una vendita privata quattro anni or sono. Ieri c’è stato il non plus ultra.