Ospedale Cardarelli Napoli: cadavere paziente resta tre ore davanti ad un bagno di servizio

Ospedale Cardarelli Napoli: cadavere paziente resta per ore davanti al bagno

Un uomo giunto in condizioni disperate, da codice rosso, al pronto soccorso dell’Ospedale Cardarelli di Napoli è deceduto poco dopo ed il suo cadavere appoggiato su di una barella, è rimasto fermo per tre ore davanti al bagno solitamente usato dai pazienti e dai loro parenti. Si indaga sulla vicenda.

Un uomo trasportato da un’autoambulanza, in situazione di codice rosso, al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli  è morto, poco dopo nel corridoio del reparto di Chirurgia d’urgenza ed è stato poi lasciato per alcune ore su di una barella, in una stanzetta di medicheria, vicino al bagno che è solitamente utilizzato dai degenti del reparto e dai loro parenti.

Questi ultimi, per poter andare in bagno, sono stati costretti a passare davanti alla salma dell’uomo ed ai parenti in lacrime per la sua scomparsa. Lo ha riferito una testimone presente in quel momento nel padiglione di chirurgia dell’Ospedale Cardarelli di Napoli. Dopo alcune ore, poi, si è saputo che il cadavere era stato trasferito, come da prassi, nella sala mortuaria del nosocomio. Per la cronaca ricordiamo che l’ospedale Cardarelli di Napoli è il maggior nosocomio della Campania e dell’intero Meridione. 

Dalla struttura ospedaliera napoletana, tuttavia, fanno sapere che il corpo era stato trasportato dal reparto all’interno della medicheria, come di solito accade, prima del trasferimento all’obitorio, e che la donna che ha riportato la vicenda non era autorizzata ad entrare all’interno della stanza dove si trovava la barella sulla quale vi era la salma dell’uomo. Inoltre, i sanitari ed i medici hanno precisato che  il cadavere non sarebbe rimasto nella medicheria, che una decina di minuti. 

Sulla triste vicenda è intervenuta la Direzione dell’Azienda Ospedaliera locale, la quale, in una nota, ha sottolineato che la salma non è stata mai appoggiata nei pressi nel bagno, come incautamente riportato da alcune persone sui social e da diverse  testate online né tanto meno per tre ore. Il paziente, come sempre succede  al Cardarelli, ha ricevuto il massimo rispetto, nella malattia e purtroppo, anche nella morte.

 

 

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