Mireille Darc, nota attrice, icona del cinema francese anni 60/70, definita la donna sex symbol dell’epoca, si è spenta stamane, aveva 79 anni. Fu a lungo compagna di Alain Delon.
E’ scomparsa stamane, a Parigi, all’età di 79 anni, l’attrice francese Mireille Darc. Fu un’icona del cinema d’oltralpe tra gli anni Sessanta e Settanta e per ben quindici anni fu compagna del famosissimo attore Alain Delon, al fianco del quale interpretò una parte in 13 film. L’attuale consorte Pascal Desprez ha personalmente ufficializzato la tragica notizia, precisando che la moglie è venuta a mancare dopo essere stata, per tre giorni, in stato di coma. Mireille Darc era già stata ricoverata in clinica, nel settembre dell’anno scorso per due emorragie cerebrali.
Durante la sua lunga ed onorata carriera cinematografica Mireile Darc lavorò con registi abbastanza importanti come Georges Lautner e Jean-Luc Godard, ma il cinema entrò indissolubilmente nella sua vita privata nel 1969. Sul set di “Addio Jeff” diretto da Jean Herman l’attrice fece la conoscenza di Alain Delon, che divenne presto uno dei suoi più grandi amori della vita. Lo affiancò con enorme successo anche nei successivi film “Borsalino” uscito nel 1970, “Borsalino & co” del 1974, “Esecutore oltre la legge” dello stesso anno e “Per la pelle di un poliziotto”, uscito nelle sale nel 1981.
Inoltre Mireille Darc partecipò anche ad altri film come “Le grand blond avec une chaussure del 1972 di Yves Robert, a fianco del comico Pierre Richard. L’abito da lei indossato sul set, con una profonda scollatura sulla schiena, a quell’epoca, destò enorme scalpore tanto che quella pellicola fu chiamata il film scandalo. Passò infatti alla storia del cinema come uno dei sex symbol degli anni Settanta.
L‘idillio con l’attore Alain Delon ebbe fine nel 1983, quando la Darc divenne la compagna di Pierre Barret, giornalista e direttore dell’emittente radiofonica francese Europe 1, che morì, tuttavia solo cinque anni dopo. L’icona del cinema francese nel 1989 diventò regista con il film “La Barbare”, uno dei suoi ultimi lavori.