In Gallura, Sardegna, una quindicenne di nazionalità ungherese, muore travolta dalle onde mentre tentava di scattare un selfie seduta sulle rocce.
Una tragica imprudenza di una ragazza di quindici anni, di origini ungheresi, è stata pagata con la vita. L’incidente si è consumato in Gallura, esattamente a Costa Paradiso, frazione di Trinità d’Agultu, in Sardegna. L’adolescente è stata travolta da un’onda abbattutasi sugli scogli a picco sul mare, dove si era seduta per scattare un selfie, che però le è costato molto caro.
La ragazza ungherese è stata trascinata in acqua da un’ondata alta oltre sette metri che l’ha completamente avvolta e fatta annegare. Per lei, infatti, non c’è stato nulla da fare. L’annegamento è stato quasi istantaneo ed inevitabile. Forse proprio l’affascinante e suggestivo spettacolo del mare in burrasca per via del forte vento di maestrale, ha portato la ragazza quindicenne su quella roccia, a picco sulla baia. La giovane ungherese ha pensato bene di scattarsi un selfie, una foto che sarebbe stata indimenticabile.
Il corpo senza vita della vittima è stato recuperato da un elicottero dei vigili del fuoco di Sassari, sul quale vi era anche una squadra di soccorso che ha tentato in tutti i modi di rianimare la ragazza, che tuttavia non si è mai più ripresa. Un dramma che ha scosso l’intera regione della Gallura.
Occorre dire che purtroppo questa smania del selfie imperversa ovunque e la gente, ragazzi, giovani e adulti, non si rendono conto che in alcune situazioni può essere davvero molto pericoloso. Rocce, precipizi, strade, burroni mare in tempesta, invece di incutere paura, ora attraggono più che mai; forse la voglia di scattare un selfie che, va di moda, supera ogni ostacolo, anche la paura.
L’episodio verificatosi in Gallura, infatti non è il primo e nè sarà l’ultimo, la mania del telefonino dello smartphone, della foto scattata con l’adrenalina in corpo, nella mente umana, oramai la fa da padrona.