Al Abadi il premier iracheno annuncia la liberazione della città Mosul dallo stato islamico complimentandosi con i suoi soldati definiti eroici.
Da Mosul è giunto l’annuncio ufficiale della liberazione della città dallo Stato islamico. A rendere nota la notizia, il premier iracheno Al Abadi che, con un comunicato, ha proclamato la vittoria delle truppe della coalizione sull‘Isis a Mosul. Al Abadi si è anche congratulato con i soldati iracheni definendoli dei combattenti eroici.
L’esercito della coalizione, sotto l’egida degli Stati Uniti ha messo fine agli ultimi tentativi di resistenza dei terroristi islamici, dopo una lunga battaglia per riconquistare la città irachena iniziata ad ottobre dello scorso anno. Attraverso la TV si è subito sparsa la grande notizia della vittoria sul’Isis e la conseguente liberazione di Mosul da parte delle forze irachene con l’aiuto dei raid aerei americani.
Dal canto, suo il premier italiano Paolo Gentiloni su twitter si è complimentato con Al Abadi evidenziando l’impegno italiano verso l’Iraq per stabilizzare la situazione. Ecco quanto scritto da Gentiloni sul social network: “Premier Haider Al Abadi annuncia la liberazione di Mosul. Una sconfitta decisiva per Daesh. Impegno italiano per stabilizzare #Iraq continua”
Si tratta di una dura sconfitta per il Califfato che dopo tre anni si è ridotto di due terzi. Difatti, sull’onda di successi militari che sembravano inarrestabili tre anni or sono, lo stato islamico era arrivato a controllare quasi tutto il nord della Siria e un terzo dell’Iraq.
Attualmente, invece, perde Mosul, la sua ‘capitale’ irachena, la sua vera roccaforte e si appresta a perdere anche Raqqa, l’altra roccaforte siriana. Il Califfato vede così ridursi il suo territorio sempre di più. Nel 2014, il territorio dello stato islamico andava da ovest ad est, lungo la valle dell‘Eufrate per circa 700 chilometri, a cominciare dalla provincia siriana di Aleppo fino ad arrivare a Falluja a solo 50 chilometri da Baghdad. Da nord a sud, invece, costeggiava il Tigri da Mosul fino oltre Tikrit, per circa 200 chilometri. Oggi,l’estensione si è ridotta ampiamente, rimanendo con soli 500 chilometri di territorio.