Pyongyang gli Stati uniti chiedono nuove sanzioni in sede ONU per il regime coreano ma Mosca si oppone
La Russia ha annunciato una forte opposizione rispetto alla proposta alle Nazioni Unite da parte degli USA di nuove sanzioni nei confronti della Corea del Nord, all’indomani del lancio effettuato dal regime di Pyongyang di un missile balistico intercontinentale.
“Il test che ha visto un missile ICBM, percorrere ben 6000 km in meno di 40 minuti”, i calcoli degli esperti hanno determinato che potrebbe raggiungere tranquillamente l’Alaska, ha dichiarato ieri sera alle Nazioni unite Nikki Haley, l’ambasciatrice americana all’Onu, davanti al Consiglio di Sicurezza riunito in sessione urgente, “costituisce una “chiara e netta escalation militare della Corea del Nord”. Sia Seoul che Washington intanto, hanno risposto al test missilistico con prolungate esercitazioni e lanci di missili militari simulando un attacco contro il regime comunista.
La Russia comunque, ha affermato attraverso le parole del vice-ambasciatore russo all’Onu, Vladimir Safronkov, “Tutti devono ammettere che le sanzioni non risolveranno il problema” e che si opporrà sia a nuove eventuali sanzioni sia a un intervento militare: “qualsiasi tentativo di giustificare una soluzione militare è inammissibile.
“un’azione militare “non è un’opzione” dice d’altro canto l’ambasciatore cinese all’Onu, Liu Jieyi,