La sentenza d’Appello del Processo contro Daniele De Santis, l’assassino di Ciro Esposito, ha ridotto la pena a sedici anni di reclusione, invece dei 26 inflitti, in primo grado. Indignata la madre del tifoso azzurro.
La sentenza della Corte d’assise d’appello di Roma, presieduta da Andrea Calabria con Giancarlo De Cataldo, in merito al giudizio di primo grado nei confronti di Daniele De Santis, l’ex tifoso ultrà romanista macchiatosi dell’omicidio di Ciro Esposito, nell’agguato di Tor di Quinto, poco prima della finale di Coppa Italia 2014, si è espressa con una cospicua riduzione di pena all’imputato in questione, già detenuto nel carcere di Regina Celi a Roma.
Ben 10 anni di sconto per il De Santis, soltanto 16, gli anni di reclusione, a fronte dei 26 comminatigli nella condanna di primo grado, di qualche anno fa. Tale riduzione della condanna è motivata dall‘assoluzione dall’ulteriore reato di rissa contestato, nonché dall’esclusione dell’aggravante dei futili motivi e della recidiva.
Inoltre i giudici della Corte d’appello hanno assolto Gennaro Fioretti e Alfonso Esposito, tifosi del Napoli, in primo grado condannati a 8 mesi di reclusione, ciascuno per rissa e lesioni al volto dello stesso De Santis.
All’incredibile notizia dello sconto di pena all’assassino di Ciro, la famiglia del tifoso napoletano, con a capo Antonella Leardi, madre di Ciro, si è detta indignata e nauseata da una giustizia che non esiste, ripetendo più volte il temine assurdo. Fa eco alle rimostranze dei familiari della vittima, l’avvocato Angelo Pisani, legale della famiglia Esposito, il quale, quasi sgomento, dopo la sentenza d’appello, ha dichiarato:
“E’ assolutamente assurdo, non ho parole, come si fa ad emanare una sentenza simile; 10 anni di sconto di pena per un uomo che ha ucciso volontariamente un giovane innocente È davvero incredibile, non pensavo affatto che in appello avvenisse questo. In ogni caso, anche in questo processo d’appello ha retto l’impostazione della sentenza di primo grado”. “Anche l’assassino di Ciro Esposito dovrà scontare 16 anni di carcere, per noi si è trattato di una condanna minima”.