Cento anni della fondazione Unione Industriali di Napoli, è intervenuto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Alcune ore fa il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella era al teatro San Carlo di Napoli dove ha partecipato alla cerimonia per i cento anni della fondazione Unione Industriali di Napoli. Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, nel suo intervento di saluto che accoglieva il capo dello stato ha dichiarato: “Ringraziamo il Presidente della Repubblica Mattarella per l’attenzione costante che ha per la nostra città“.
L’Unione Industriali Napoli compie nel 2017 un secolo di vita. La sua fondazione nel 1917 non fu solo un atto formale, ma la dimostrazione di quanto fosse radicata e consapevole l’imprenditoria nella città, al passo con i tempi e con le esigenze che avevano dato vita, solo sette anni prima, alla Confindustria, cui l’Unione aderì al fianco delle principali associazioni industriali del Nord.
Il Centenario che l’Unione industriali di Napoli ha inteso celebrare vuol essere un evento in cui tutta la città, la sua storia, la sua cultura, il suo ingegno e la sua visione di futuro possano identificarsi per ritrovare insieme una centralità perduta di pensiero e azione, per far propri nuovi saperi e nuove abilità, nuove scoperte e nuove industrie.
Come il sangue del suo Patrono che sa ogni volta ritrovare la sua forma, Napoli e le sue imprese hanno nel tempo saputo trasformarsi e trasformare, cadere e risorgere in una città che non ha mai perduto un fascino magico di luoghi, persone, cibo, maschere e musica: Napoli è l’impresa più grande con la quale le sue imprese possano essere celebrate.
Capitale di un Regno fra i più ricchi d’Europa, Napoli ha saputo primeggiare per capacità organizzativa e forza produttiva con le sete di San Leucio, la magica lavorazione del corallo, gli arsenali di Castellammare, le officine di Pietrarsa, sbalordendo i contemporanei con la prima ferrovia, la prima nave a vapore, il primo ponte di ferro: chi ha saputo essere il primo ha nel suo DNA tutti i requisiti per tornare ad esserlo.
Ed è proprio riscoprendo un suo passato tragicamente scomparso che oggi Napoli vanta un primato assoluto nella cultura mondiale: Pompei ed Ercolano, uno straordinario patrimonio archeologico che ha saputo influenzare anche il gusto di un’intera epoca, sono un’altra prova della forza immortale delle sue imprese.
Ed è nel Teatro di San Carlo, fucina di armonie e di bellezze sonore, il simbolo di un universo musicale molto più diffuso, presente in ogni vicolo della città, in ogni cuore partenopeo, in ogni angolo del mondo.
Imprese, innovazione, cultura e bellezza saranno quindi i cuori che batteranno in questo Centenario per una città da secoli multietnica e variopinta: diversità, disordine, discernimento sono state da sempre le doti che ne hanno garantito una creatività produttiva sempre rinnovata che ha generato un universo di imprese in continuo movimento.
A partire dai player internazionali dell’aerospazio, dell’automotive, dell’alimentare e dell’abbigliamento, il territorio napoletano vanta eccellenze nel packaging, nell’elettromeccanica, nella metalmeccanica e nell’industria armatoriale.
Ma la voglia d’impresa è connaturata alla città e si rinnova attraverso le generazioni con un record di start up innovative, un fermento positivo che ha portato Apple a creare a Napoli un polo europeo della formazione per lo sviluppo delle app mobile.
Tutto questo rende il Centenario non solo un evento napoletano ma un appuntamento con il futuro dell’impresa, partendo da un territorio denso di valori e di storia per poi abbracciare tutto il Mezzogiorno ed ampliarsi all’Italia e all’Europa.
“Solo chi conosce bene il suo passato può aspirare ad avere un grande futuro“.