A Bologna il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti ha aperto il G7 Ambiente.
Si è aperto, a Bologna, il G7 Ambiente, il cui tema principale era il clima, con il confronto sull’implementazione dell’accordo di Parigi al fine di lottare contro il riscaldamento globale, essendoci la partecipazione del direttore dell’Epa, Agenzia federale per l’Ambiente degli Usa, Scott Pruitt, che tuttavia ha fatto solo un’apparizione breve per altri impegni precedenti. A fare gli onori di casa il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti, il quale ha dato il via alla convenction a cui partecipano le grandi del mondo, aprendo con queste parole: “La comunità internazionale attende un nostro messaggio da questo G7”
C’è tanta attesa anche per il discorso di Pruitt, dopo che il capo di stato americano Donald Trump ha reso noto l’uscita degli Stati Uniti dall’accordo di Parigi e la sua intenzione di rinegoziarlo. Fra gli altri temi di questo G7 Ambiente di Bologna, il raggiungimento degli obiettivi di crescita sostenibile, finanza verde, Africa e ruolo delle banche di sviluppo. Ed inoltre temi scottanti come inquinamento marino, efficienza delle risorse ed economia circolare, rimozione dei sussidi ambientalmente dannosi e riforma della tassazione in senso ecologico.
Il ministro Galletti chiarisce che tutti i paesi del G7 presenti che rappresentano oltre la metà del pil mondiale e che sono fra i maggiori esportatori hanno un ruolo di grande responsabilità, sia nei confronti dei propri popoli, sia nei confronti di Paesi meno sviluppati o in fase di sviluppo. Galletti ha poi ringraziato i ministri dell’Ambiente, fuori dal G7, di Cile, Etiopia, Maldive e Ruanda, i quali hanno accolto l’invito di buongrado.
Presente al summit, naturalmente, anche il sindaco della città di Bologna, Merolla, il quale dichiara che per cambiare clima occorre una svolta politica. Mentre il vescovo Zuppi afferma che occorre coraggio. Ricordiamo che a questo vertice partecipano in ordine: Barbara Hendricks per la Germania, Koichi Yamamoto per il Giappone, Nicolas Hulot per la Francia.