Aperte le urne nel Regno Unito: la premier Teresa May in vantaggio nei sondaggi della vigilia su Corbyn
Da qualche ora si sono aperte le urne nel Regno Unito: il popolo britannico, da stamattina alle 8 fino alle 22 locali, le 23 italiane, potrà esprimere il proprio voto su chi dovrà guidare il paese per i prossimi cinque anni. Dopo una campagna elettorale basata esclusivamente sulla lotta al terrorismo, tema dominante anche nel G7 di Taormina del mese scorso, il Regno Unito è chiamato a mettere nero su bianco, riguardo le proprie tendenze politiche.
Naturalmente alla chiusura dei seggi elettorali, giungeranno, immediatamente, i primi exit poll, quindi alle prime luci di domani, il risultato definitivo delle consultazioni. Si teme che l’affluenza alle urne non sarà massiccia, in special modo tra i giovani. Tra gli under 24, tuttavia, Jeremy Corbyn riscuote più consensi della May.
Pertanto se questi ultimi andassero a votare regolarmente, il risultato delle elezioni potrebbe colorarsi di rosso. Mentre la popolazione più avanti negli anni dovrebbe invece esprimersi a favore della premier uscente Theresa May, la quale ha dichiarato di essere disposta a stracciare le leggi sui diritti umani per combattere il terrorismo.
Corbyn, dal canto suo, ha chiesto le sue dimissioni dopo i pesanti tagli alla sicurezza, durante il suo mandato da ministro dell’Interno. Queste elezioni politiche anticipate giungono subito dopo il Brexit. I 650 collegi uninominali sono presidiati dalle forze dell’ordine che hanno approntato imponenti misure di sicurezza, visti i recenti attentati terroristici subiti dalla Gran Bretagna.
Nonostante il partito dei Laburisti capitanato da Jeremy Corbyn abbia dato segni di una netta rimonta, i favori emersi nei tanti sondaggi pre elettorali, vedono il partito Conservatore con a capo la May, ancora in vantaggio.
Però, eri, nell’immediata vigilia delle consultazioni, un sondaggio YouGov ribadiva una prospettiva assai complicata per il futuro parlamento. Secondo tale sondaggio, pur mantenendo, i conservatori, un vantaggio di quattro punti percentuali sui laburisti, ossia il 42% contro 38%, in termini di seggi, la premier Theresa May resta molto lontana dalla richiesta maggioranza di 326 seggi.
Il voto che uscirà domani, dalle urne determinerà chi sarà a negoziare il divorzio di Londra dall’Unione Europea nei prossimi due anni e la forza del mandato del governo per i prossimi cinque anni. Il nuovo governo, inoltre, dovrà fare i conti con la risposta al terrorismo dopo la strage di Manchester e l’attentato di Londra.
Il conteggio dei voti comincerà subito dopo la chiusura della urne, prevista per le 23, ora italiana, ed all’alba di domani 9 giugno, si otterrà il quadro completo del prossimo parlamento britannico. Dopodiché la regina Elisabetta II chiederà al nuovo premier di formare un governo. Il nuovo parlamento si riunirà quindi il 13 giugno per il rituale giuramento dei deputati e per l’elezione di un nuovo presidente.
L’apertura ufficiale del parlamento è prevista per lunedì 19 giugno, quando la regina leggerà pubblicamente il programma del governo per la prossima legislatura.