Prime cinque gare Moto GP 2017 caratterizzate da troppe cadute
Statistiche alla mano, nelle prime cinque gare della nuova stagione del Moto GP, si sono registrate tanta cadute che, in realtà ripropongono il tema degli pneumatici, nonché la non attitudine dei piloti in fase di staccata. Uno dei protagonisti assoluti di queste cadute risulta essere il nostro dottore. Valentino Rossi si è fatto anche male, pur se in maniera molto leggera.
Dopo queste prime cinque gare, all’insegna del capitombolo, con gli scivoloni dei vari Rossi, Marquez e Iannone in Spagna, Vinales negli Stati Uniti, Lorenzo e Dovizioso in Argentina, fino al debuttante Zarco nella sua prima gara in Qatar, sul prossimo circuito del Mugello sono previsti importanti cambiamenti. Sul banco degli imputati le gomme, in special modo la gomma anteriore. La nota ditta della Michelin ha, quindi, preso le sue contromisure portando ad inizio stagione un pneumatico più morbido al fine di assicurare maggiore sensibilità sull’avantreno.
Proprio questa mancanza di sensibilità rappresenta la vera pecca degli pneumatici, a sentire le opinioni dei piloti, i quali lamentano sempre delle perdite d’aderenza improvvise. Sebbene la logica consiglierebbe che fossero questi ultimi ad adattarsi agli pneumatici, il limite che si raggiunge durante la gara accorcia sempre di più il confine di un equilibrio, già di per sé, assai precario.
Pertanto la casa produttrice francese, in questa sesta tappa del Moto GP 2017, che si terrà, domenica al Mugello, ha deciso di dotare le moto di una gomma più dura di carcassa, venendo incontro alle esigenze dei piloti, ma anche nell’ottica di un maggiore sostegno nella fase di staccata. Problema nettamente diverso, da quello alla base delle tantissime cadute che hanno rivoluzionato la classifica generale del campionato.
Ma il rischio che la soluzione si allontani invece di avvicinarsi, resta purtroppo molto realistica. A questo punto l’elenco delle scivolate potrebbe dunque allungarsi, favorendo così tutti quei piloti che sono più prudenti. O, per meglio dire. più semplicemente, i più fortunati. Inutile dire che per gli appassionati di motori della nostra penisola, questa sesta tappa, in Italia, è una delle gare più attese, mentre per i piloti, forse, quella del Mugello rappresenta il circuito più bello del mondo.