peppino impastato

Accadeva oggi 9 maggio 2017

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Accadeva oggi 9 maggio 1978.

La morte di Peppino Impastato.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Peppino Impastato, giornalista e attivista politico siciliano, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978 a Cinisi, cittadina vicino Palermo, per ordine del boss mafioso Gaetano Badalamenti. Il 9 maggio 1978 è anche il giorno in cui fu ritrovato il cadavere di Aldo Moro in via Caetani, a Roma.

Peppino Impastato nato da famiglia vicina alla mafia, da ragazzino assistette alla morte dello zio paterno per un attentato con esplosivo, sconvolto, giurò a se stesso che non avrebbe seguito le orme familiari, il padre Luigi era amico del capomafia Gaetano Badalamenti ed era cognato del boss Cesare Manzella.

Fondatore di Radio AUT, Peppino Impastato fu autore del programma Onda pazza a Mafiopoli, striscia settimanale satirica che portava alla luce il traffico di droga e i giochi di potere tra politica e clan del territorio. Peppino Impastato volle anche presentarsi alle elezioni comunali nella lista della Democrazia Proletaria ma non ebbe l’opportunità di parteciparvi.

Nella notte tra l’8 e il 9 maggio venne ucciso e il suo cadavere fatto esplodere con una carica di tritolo lungo i binari della ferrovia Palermo – Trapani.
Si voleva dunque simulare un fallito attentato in cui l’attentatore aveva perso la vita.
La mattina del 9 maggio avvenne anche il ritrovamento del cadavere di Aldo Moro e la notizia passò inosservata, finanche la magistratura archiviò il caso per fallito attentato.

Solo dopo 18 anni, la magistratura, grazie alla perseveranza della famiglia e degli amici di Peppino Impastato, nonché al lavoro del Consigliere Istruttore Rocco Chinnici, poi assassinato dalla mafia, e con il coordinamento del giudice Antonino Caponnetto, non giunse alla verità sulla morte di Peppino Impastato, consegnando alla giustizia Gaetano Badalamenti e Vito Palazzolo che furono poi condannati all’ergastolo.

Dalla tragica vicenda è stato poi realizzato un film che racconta la vita di Peppino Impastato, “I cento passi” di Marco Tullio Giordana, con il titolo che ricorda la distanza fra la casa di Peppino Impastato e quella del boss Gaetano Badalamenti.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_single_image image=”15427″ img_size=”full” alignment=”center” css_animation=”fadeIn”][vc_column_text]

La casa di Gaetano Badalamenti a “cento passi” da quella di Peppino Impastato.

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