Serie B. Latina penalizzato di 5 punti: i laziali salutano la categoria
Il Latina, sebbene manchino ancora tre giornate alla fine del campionato, può già salutare la serie B. Il colpo di grazia, infatti, gli è stato inferto dal Tribunale Federale Nazionale che ha condannato la società sportiva con 5 punti di penalizzazione ed una multa di 1500 euro alla società. Inoltre il presidente Mancini è stato inibito per 11 mesi. La società pontina, peraltro, già penalizzata di 2 punti per altre inadempienze, era stata deferita per inadempienze amministrative e contabili dopo accertamenti della COVISOC.
Da qui la sentenza del Tribunale e le relativa condanne. Sentenza immediatamente esecutiva, per cui i cinque punti son stati sottratti dall’attuale classifica del campionato cadetto che vedeva il Latina a quota 35, che diventano quindi 30. Pertanto la squadra laziale è la prima a retrocedere in Lega Pro. Per la cronaca il club nerazzurro lascia la serie cadetta dopo cinque anni di permanenza.
Oltre all’inibizione inflitta al presidente del club, Benedetto Mancini, all’epoca dei fatti amministratore unico e legale rappresentante della società, anche il consigliere, nonché legale rappresentante pro tempore, Daniela Wainstein, non potrà esercitare la professione per sei mesi, mentre Angelo Ferullo, all’epoca dei fatti presidente del consiglio di amministrazione e legale rappresentante pro-tempore, è stato inibito per quattro mesi.
Le inadempienze amministrative erano in gran parte rappresentate dai mancati pagamenti degli stipendi ai giocatori, al tecnico ed allo staff, i quali non percepivano più un soldo da oltre cinque mesi. La matematica condanna alla retrocessione del Latina, tuttavia, potrebbe pregiudicare il regolare svolgimento delle prossime tre gare che i giocatori pontini dovranno affrontare, contro, Brescia ed Avellino ancora impegnate nella lotta salvezza. Di sicuro la squadra nerazzurra, non avendo alcuno stimolo, non si impegnerà alla morte, per cui gli avversari potrebbero facilmente approfittare della situazione e vincere di conseguenza la partita.
Probabilmente sarebbe stato meglio emettere la sentenza a fine campionato, senza creare questa preoccupante situazione che non tutela tutte le compagini concorrenti del Brescia e dell’Avellino nella corsa alla salvezza.