Reggio Emilia: il Sassuolo frena la rincorsa azzurra verso il secondo posto, solo 2 a 2 al novantesimo
Un Napoli non trascendentale è stato fermato, a Reggio Emilia, dal Sassuolo nel lunch match di apertura di questa domenica calcistica valida per la 33esima giornata di campionato. Il risultato finale di 2 a 2 frena la rincorsa della formazione azzurra nei confronti della Roma, che domani sera andrà a far visita alla compagine guidata da Zeman, che è già in serie B. Dunque, a meno di improbabili sorprese, questo pomeriggio il Napoli ha detto definitivamente addio ai sogni di raggiungere la poltrona d’onore e la Champions diretta.
In ogni modo, nonostante l’orario poco gradito a giocatori ed allenatori la gara di Reggio Emilia ha offerto un discreto spettacolo. Quattro reti e diverse emozioni in questo pareggio tra Sassuolo e Napoli. Il match, per la cronaca, è terminato tra le accese proteste dei giocatori azzurri, a cui l’arbitro aveva negato un rigore netto, già, nel primo tempo: per uno sgambetto di Dell’Orco a Mertens. Al 92esimo, quindi, nuove polemiche su un presunto fallo mani di Cannavaro. Tuttavia la moviola ha poi chiarito il dubbio. L’ex capitano del Napoli non ha toccato il pallone con le mani, per cui, giusta la decisione, almeno in questo frangente, di Damato, il quale, però, non ha fornito una prestazione esente da errori.
Un solo punto per il Napoli, al Mapei Stadium di Reggio Emilia, punto guadagnato per merito di Milik, tornato al gol dopo sette mesi. Il polacco ha salvato la squadra da una possibile sconfitta, visto che gli azzurri, dopo il vantaggio di Mertens, a causa dei soliti svarioni difensivi dei singoli, avevano regalato al Sassuolo, prima il pari, poi il vantaggio. Mentre Di Francesco ha ritrovato il gol di Berardi, giunto, esclusivamente, su “assist perfetto” di Hamsik, per un “gentile omaggio” della ditta, ed ha interrotto la serie negative di 5 sconfitte consecutive a Reggio Emilia. Certo è che pure la malasorte si è accanita sulla squadra di Sarri che ha colpito ben tre legni che ancora tremano per le violente bordate di Mertens, Insigne e Callejon.