Omicidio stradale. Reggio Emilia travolta una donna in bicicletta

Reggio Emilia. Ancora un omicidio stradale, travolta una donna in bicicletta

Reggio Emilia. Ancora un omicidio stradale, travolta una donna in bicicletta

Si è consumato, nella serata di ieri, nei pressi di Reggio Emilia, l’ennesimo omicidio stradale di questo nuovo anno. Un’auto pirata, a Codemondo, una frazione della città emiliana, sulla strada provinciale, lungo via Teggi, che procedeva ad alta velocità, ha travolto ed ucciso all’istante una donna dell’apparente età tra i quarantacinque ed i cinquant’anni che viaggiava a bordo di una bicicletta per tornare a casa. La scena è avvenuta gli occhi impotenti e sgomenti di molti automobilisti che si trovavano a passare per quella strada.

Il violento impatto ha sbalzato per una trentina di metri, la donna, che è finita tragicamente nel fossato laterale della strada provinciale. Alcuni passanti, quindi, hanno tentato di soccorrere la poveretta, ma inutilmente. Vano anche l’intervento dei sanitari del 118 accorsi subito dopo sul luogo del drammatico incidente, i quali non hanno potuto far altro che constatare il decessso della ciclista. L’autista pirata, come spesso accade, non si è fermata ed ha continuato, impassibile, la sua folle corsa., rendendosi colpevole di omicidio stradale e di omissione di soccorso. Gli agenti della polizia municipale, dopo aver eseguito tutti i rilievi del caso, hanno immediatamente avviato le indagini per cercare di risalire al veicolo pirata che viaggiava a velocità sostenuta ed al conducente dello stesso, che dovrà risponderere, come detto, del reato di omicidio stradale e di omissione di soccorso.

Decisivi, in questo caso, saranno i rottami rimasti sulla sede stradale. A quanto pare l’urto ha fatto cadere il paraurti anteriore dell’auto, che potrebbe essere di una Lancia Ypsilon di colore chiaro di una decina di anni fa.  E’ stata aperta un’inchiesta dal pm di turno Isabella Chiesi. Tuttavia, al momento, non sono ancora note le generalità della vittima, probabile si tratti di una lavoratrice dell’est Europa, che, attualmente si trova all’obitorio di Reggio Emilia per essere sottoposta ad esami autoptici da parte del medico legale.

Intanto la rabbia di coloro che hanno visto fuggire l’automobilista omicida e che nello stesso tempo si sentono in colpa  per non aver potuto far nulla per salvare la donna, è tantissima.

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