La bontà del Fior di latte di Agerola, una splendida cittadina sulla costiera amalfitana.
Nell’atmosfera color oro di una calda giornata di sole aprilino, favorita anche dai biondi riflessi della cinquecentesca chiesa monumentale di San Pietro Apostolo ad Agerola, il più antico paese della Costiera Amalfitana, ci siamo addentrati in una profumatissima salumeria del posto, in cui Gentile, identifica un cognome ma soprattutto un modo di essere.
Una simpatica è disponibile signora, ci ha infatti presentato una innumerevole varietà di prodotti locali, freschi e buonissimi, tra i quali ci preme menzionare il fior di latte ed il caciocavallo dolce.
Il già conosciutissimo fior di latte di Agerola, ci ha catturato con la sua sapidità gentile che con la mente ci ha portato ai meravigliosi scenari dei Monti Lattari, in cui frisoni e vacche agerolesi pascolano felici tra le verdi e fertili terre. Affascinante pensare che questi luoghi furono trasformati in terreni coltivabili nel III secolo a.C. dai Piceni, che, sconfitti dai Romani, subirono la deportazione verso questi territori, dando così inizio all’allevamento di animali da latte.
Ci spiegano con fierezza che il fior di latte di Agerola è soggetto ad una cagliata naturale di ben 12 ore e viene mozzato interamente a mano.
Menzione speciale anche per il caciocavallo agerolese, un formaggio dolce da gustare sia nella versione classica che affumicata. Sapori che accarezzano gentilmente il palato, con un sapore raffinato che racconta la sua precisa identità.
La signora ci consiglia inoltre, accoratamente, di gustare il caciocavallo affumicato, sia alla brace che come condimento di una ricca pasta con le melanzane. Ci raggiunge un altro cortese signore, il titolare dell’esercizio, che tra ringraziamenti e sorrisi ci omaggia di “tanto” fior di latte, strappandoci la promessa di ritornare a trovarlo per degustare i buonissimi salumi locali.
Il fior di latte di Agerola, comune della provincia di Napoli, è prodotto con latte di mucca della pregiata razza bovina agerolese presente solo in questa porzione della regione Campania e allevata secondo la tradizione millenaria.