Allarme europeo per taglio fondi UE causa Brexit
In Europa, tra i ventisette paesi dell’Unione, vi è grande preoccupazione per il possibile taglio dei fondi europei, a causa delle ripercussioni della Brexit, in merito alla politica di coesione che per moltissimi stati rappresenta l’unica fonte per condurre in porto degli investimenti considerevoli. Anche l’Italia, a dire il vero, potrebbe pagare le conseguenze di questa situazione, per cui è facile prevedere delle forti penalizzazioni su tali fondi Ue. A seconda dei vari scenari che si potrebbero configurare il nostro paese potrebbe essere penalizzato per svariati miliardi di euro.
Il peggiore degli scenari sarebbe quello in cui la separazione tra il governo britannico di Londra e l’Unione europea si definirebbe senza trovare alcun accordo di massima. In tal caso l‘Europa intera perderebbe, in percentuale, tra il 15 ed il 20% sul suo budget abituale, all’anno. In parole povere per l‘Italia la perdita si aggirerebbe all’incirca sui 3 o 4 miliardi di euro per anno.
A proposito delle ripercussioni del divorzio della Gran Bretagna sulla coesione continentale si parlerà nella seduta plenaria del Comitato europeo delle Regioni, il CdR, col capo negoziatore della Commissione Ue per la Brexit Michel Barnier.
Gli effetti collaterali di tale separazione non cadranno esclusivamente sulla politica e sull’economia degli investimenti dei vari paesi dell’Unione europea ma anche ed è quello che più conta, sui cittadini di tutta Europa, sia quelli che vivono in Gran Bretagna, sia quelli residenti in tutti gli stati membri. Pertanto il presidente del CdR, Markku Markkula ha lanciato l’allarme e messo in guardia i vari paesi europei chiamati in causa dalla Brexit. A tal riguardo gli stati del vecchio continente interessati alla spartizione dei fondi europei hanno presentato anche una risoluzione per chiedere a Barnier l’attenzione sul tema, nonché di farsi garante della trasparenza delle trattative del negoziato tra la Gran Bretagna e l’Unione.