SuperEnalotto: vinti 94 milioni in Veneto con una schedina da soli 2 euro
Un SuperEnalotto molto prodigo, quello di eri sera, infatti è, finalmente, uscito dopo ben quattro mesi, il 6 al concorso del sabato del SuperEnalotto. Al fortunatissimo vincitore andrà la “modica” cifra di 93 milioni e 700.000 euro. A quanto pare la schedina vincente è stata giocata in una tabaccheria di Mestrino un paesino della provincia di Padova. Ecco la combinazione vincente, ottenuta con un “sistema”, dal costo di soli 2 euro, che ha fruttato il super premio: 11, 17, 40, 69, 84, 85; numero jolly, 82; numero superstar, 62. Per la cronaca Il 6 non usciva dal 27 ottobre scorso, quando sempre in una tabaccheria di Vibo Valentia fu realizzata la vincita record di oltre 163 milioni; da martedì prossimo, dunque, il jackpot per il 6 riparte da 11,9 milioni di euro. Inoltre a Brescia per lo stesso concorso è stato azzeccato anche un 5 che porta a casa 214.000 euro.
Il ‘6’ da quasi 94 milioni, indovinato al concorso di ieri del SuperEnalotto, si colloca nella top ten delle vincite più importanti di sempre. Il record, tuttavia è del 2010, allorché il premio fu di 177,7 milioni di euro vinto giocando un sistema on line di 70 quote da 24 euro ciascuna: ad ogni vincitore andarono oltre due milioni e mezzo. Seguono, quindi nell’ordine, i 163,5 milioni vinti recentemente a Vibo Valentia nell’ottobre 2016; i 147,8 milioni vinti a Bagnone nel 2009; i 139 milioni vinti nel 2010 a Parma e Pistoia, i 100,7 milioni vinti nel 2008 a Catania, infine i 94, 8 milioni vinti nel 2012 sempre a Catania. Facile immaginare i festeggiamenti in atto al “Moreno Market” di Mestrino, dove sono state stappate, già diverse bottiglie di spumante per festeggiare l’evento milionario.
Michele, il proprietario della tabaccheria, insieme ai genitori subito dopo essersi reso conto che la schedina vincente del SuperEnalotto era stata giocata nel suo negozio, ha dichiarato: “Sono sorpreso ma molto contento, spero soltanto che la fortuna abbia baciato la persona giusta, ossia una persona che di quei soldi, anche se sono davvero tanti, ne aveva bisogno sul serio, visti i tempi che corrono”. Infine auspicando che il fortunato sia un compaesano, il gestore della tabaccheria ha concluso con una battuta: “Se si ricorda di me, gli sono simpatico e vuol farmi un regalino, io sono qua”.