Morto Gerardo Marotta lutto nel mondo della cultura napoletana
Il mondo della cultura napoletana, italiana e straniera, piange la scomparsa del noto avvocato e filosofo Gerardo Marotta, considerato il fondatore dell’Istituto per gli Studi Filosofici della città di Napoli.
L’avvocato si è spento, ieri sera, nella clinica Hermitage di Napoli nella quale era ricoverato da tempo per problemi di cuore e di respirazione, stroncato da un edema polmonare che non gli ha lasciato scampo. Fino all’ultimo momento è stato assistito dai figli che lo adoravano. Marotta avrebbe compiuto novant’anni il prossimo aprile.
Conosciuto in tutto il mondo non solo per essere stato il presidente del prestigioso Istituto italiano, ma soprattutto per la sua attività di grande studioso, amante del sapere, della cultura, della filosofia e della conoscenza a cui ha dedicato tutta la sua vita.
Nel famosissimo Istituto filosofico di via Monte di Dio sono passati i più prestigiosi nomi della cultura mondiale. Marotta custodiva nella biblioteca dell’Istituto ben trecentomila volumi, a testimonianza della sua infinita sete di sapere. Biblioteca costruita in cinquant’anni di pazienti e continue ricerche presso fondi librari ed antiquari di tutta Europa e che costituisce il nucleo fondamentale dell’Istituto. Marotta si è prodigato negli anni per fare della scuola una vera accademia internazionale sull’esempio di quella austriaca e russa.
Non appena si è diffusa la notizia della scomparsa di Gerardo Marotta, una folla di estimatori, conoscenti ed amici del filosofo è accorsa all’Hermitage per rendergli omaggio. Tra i primi ad accorrere l’assessore comunale alla Cultura, Nino Daniele. Poi allievi e professori dell’Istituto napoletano, tutti uniti accanto al dolore dei familiari. Ma il mondo intero si inchina davanti alla grandezza di questo illustre personaggio.
Il Sindaco di Napoli, De Magistris ha commentato la notizia della morte di Marotta, affermando che la città perde un grande uomo stimato ed amato in tutto il mondo, oltre ad un autentico punto di riferimento. La camera ardente è allestita oggi all’Istituto degli Studi Filosofici di Monte di Dio. Marotta ha espresso la volontà di essere cremato.