La tragedia sul Gran Sasso tre morti e trenta dispersi, sale la stima delle vittime.
Tragedia sul Gran Sasso, all’hotel ‘Rigopiano’ in località Farindola, la costruzione inaugurata negli anni 70, é stata letteralmente spazzata via da una gigantesca slavina. L’Hotel era situato a circa 1.200 metri di quota, alle pendici del massiccio del Gran Sasso.
Il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta dichiara ai media: “Le speranze di trovare persone in vita, purtroppo si riducono di ora in ora. In questo momento mi sento solo di abbracciare i familiari dei dispersi”. “E’ uno scenario tragico, c’è una grandissima frana che si è staccata dai 2.400 metri del monte Siella“. I bambini presenti all’Hotel erano quattro”, continua il Sindaco: “24 ospiti, di cui quattro bambini“, ha spiegato riferendosi alle persone ospiti dell’albergo sommerso dalla slavina.
Sarebbero circa 35 le persone presenti all’interno della struttura. “Le persone registrate in Questura ufficialmente sono di meno, ovvero 22 ospiti e sette dipendenti, spiega il sottosegretario regionale, con delega alla Protezione civile, Mario Mazzocca”. “Però è verosimile che ci fossero degli ospiti e dunque il numero dovrebbe essere questo”.
Titti Postiglione, Responsabile dell’Ufficio emergenze della Protezione Civile dichiara: “Proseguono intanto le attività tecniche per il ripristino dei servizi di viabilità oltre che l’energia elettrica”, ”Entro stasera, salvo imprevisti, contiamo di ridurre in maniera consistente i disagi legati alla mancanza di energia elettrica in Abruzzo e, quasi completamente, nelle Marche“. “sul territorio sono presenti le migliori competenze e attrezzature”. “Da ieri operano nella zona 4200 uomini arrivati oggi a quota 7000, esclusi gli operatori di comuni e altri enti locali”, conclude, “Nelle operazioni riguardanti l’albergo sono impegnati 135 uomini e 25 mezzi, la situazione è di una complessità enorme”.
Un’interna notte per percorrere i circa 10 Km. di strada sommersa da oltre tre metri di neve che separano l’hotel dal bivio stradale di Rigopiano, è occorsa agli uomini del Soccorso alpino e della Guardia di Finanza. I quali sono arrivati fino ai 1.200 metri di altitudine della struttura alberghiera con sci e le pelli di foca, i Vigili del fuoco, a piedi, hanno portato il gasolio necessario a far funzionare una speciale turbina che doveva liberare la strada dalla neve.
In queste ultime ore l’intervento dei soccorritori prosegue incessante, nella speranza di trovare persone ancora vive all’interno del Resort.
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