Sisma Centro Italia: paura anche a Napoli
Questa mattina le zone già colpite dal sisma dell’agosto e ottobre scorso, hanno subito ulteriori forti scosse di terremoto che hanno gettato nuovamente nel panico le popolazioni di Lazio, Abruzzo, Molise, Umbria, Marche ed in particolare i comuni di Norcia, Castel Sant’Angelo sul Nera, Ussita, Visso, Camerino, Pescara del Tronto, Monte Cavallo, Accumoli, Preci, Pieve Torina, Fiastra, Fiordimonte, Amatrice, Castelluccio di Norcia, Pievebovigliana, Montemonaco, Cascia.
Piccole scosse sono state avvertite anche a Napoli e nella Provincia, soprattutto nel Casertano. Le piccole scosse sono state registrate anche dall’Osservatorio Vesuviano. Per fortuna non si registrano feriti, anche se non è mancata la paura tra i cittadini che hanno avvertito il susseguirsi del sisma.
I sismografi hanno analizzato il movimento della terra ed hanno riscontrato che si è trattato di un sisma con scala 3.2 con epicentro a Macerata. La scossa si è verificata intorno alle 10,35 di stamattina con magnitudo 5.9. Il terremoto è avvenuto alla profondità di 8,4 chilometri nella zona di Ussita (Macerata), tra Visso e Castel Sant’Angelo sul Nera. Tanta paura anche a Roma, dove la terra ha tremato notevolmente. L’ultima fortissima scossa è stata avvertita soprattutto nelle Marche, in tutta la regione. Il terremoto si è sentito anche se in modo più lieve pure in Toscana, in particolare ad Arezzo e nella provincia.
A Firenze la scossa è stata avvertita in alcuni quartieri tra cui la zona di Campo di Marte. Angoscia e panico come accennato nella provincia a nord di Napoli, dove la scossa, sebbene meno potente, rispetto al centro Italia, s’è sentita abbastanza bene. Gente in strada in preda alla paura. Il sisma si è avvertito nitidamente, pure a Napoli in città, soprattutto nelle zone collinari del quartiere Vomero, per cui si sono registrate numerose chiamate ai Vigili del Fuoco.
Lo sciame sismico non ha risparmiato neanche le zone dell’Irpinia, del salento, del salernitano e del casertano, dove le popolazioni impaurite si sono rivolte ai numeri di emergenza per conoscere l’evolversi delle scosse.
