Calendari F1 e Moto GP ingolfati
I calendari della prossima stagione di Formula 1 e Moto GP delle prossime gare, a partire da marzo, sono ancora più assurdi ed ingolfati dello scorso anno, il più ricco di sempre con 39 gare totali, 21 delle auto monoposto e 18 per le moto. Il 2017 dello sport dei motori presenta, però, una gara in meno, dal momento che saranno 38 i Gran Premio di F.1 in quanto scendono da 21 a 20 per la cancellazione della Germania. Restano invece invariate le gare delle moto, sempre 18.
Ciò nonostante questi benedetti calendari continuano ad offrire molte incongruenze. A cominciare dalla partenza in contemporanea, ancora una volta dei due campionati mondiali, che sarà il 26 marzo, passando per i ben 8 incroci tra F.1-Moto GP, quando nella passata stagione erano 6, per finire con gli ultimi 3 GP del motomondiale concomitanti, nuovamente, con altrettante gare di Formula 1.
Da qui si evince che per la compilazione dei suddetti calendari si riscontra una mancanza assoluta di buon senso. Insomma molte assurdità che potevano essere benissimo evitate con un minimo di senno. Occorrerebbe che Fia e Dorna si confrontassero fra loro molto di più, allo scopo di valorizzare al meglio i rispettivi prodotti e non metterli nell’ombra dell’altro campionato. Sembra che ognuno pensi soltanto a tirare l’acqua al proprio mulino, fregandosene altamente delle conseguenze.
In tal modo si trascurano gli interessi degli sportivi appassionati di motori e naturalmente non si ragiona con la testa: affiancare eventi così importanti e popolari, in particolare ai nastri partenza non raddoppia l’interesse, ma rischia persino di dimezzarlo per una prevedibile crisi di rigetto o sovraesposizione. Pensate un pò se Premium mettesse in contemporanea, alla stessa ora sia Milan Juventus che Roma Lazio, tanto per fare un esempio. I telespettatori si dimezzerebbero. Per fortuna lo spostamento del Sachsenring moto dal 16 al 2 luglio, ha evitato che le ‘doppiette’ fossero ben 9, tuttavia resta un episodio isolato che non mette riparo alle incongruenze di primavera.
Le moto al Mugello il 4 giugno e Misano il 10 settembre, con la F.1 a Monza il 3 settembre si salvano da altre sovrapposizioni, ma gli ingolfamenti dei calendari spiccano in modo esponenziale: ci sono ben 8 ‘doppiette’ F.1-Moto GP, l’apertura del 26 marzo, come già fatto notare, poi 9 aprile, 11 e 25 giugno, 27 agosto, 22 e 29 ottobre, 12 novembre, quindi cinque domeniche lasciate ‘libere’, 2 aprile, 18 giugno quando c’è però la 24 Ore di Le Mans, 23 luglio, 20 agosto, 5 novembre. Le ampie pause, dal 2 luglio al 6 agosto le moto; dal 30 luglio al 27 agosto la F.1 sono inammissibili, tenendo conto degli assurdi finali.
Il Mondiale automobilismo chiude come tradizione ad Abu Dhabi il 26 novembre, e la Moto GP al Ricardo Tormo, il 12 novembre. Gli ultimi tre GP della stagione di Rossi, Lorenzo e Marquez (in ordine Australia, Malesia e Valencia) coincidono con altrettanti di F.1 (Austin, Messico e Brasile). Salvo epiloghi iridati come quest’anno, con Rosberg campione al fotofinish dell’ultima gara di Abu Dhabi e Marquez insignito alla quartultima in Giappone, c’è il rischio di trionfi mondiali assegnati all’ombra della contemporanea presenza dell’altro campionato. Mi domando e dico come sia mai stato possibile simili calendari, sarei curioso di conoscere gli artefici per complimentarmi con loro per la mente geniale che hanno avuto.