Domenico Sepe Statua di Maradona: celebrazione del campione argentino. Sepe è autore di una meravigliosa statua in bronzo dedicata al Pibe de Oro. Video intervista in italiano, inglese. Riepilogo in spagnolo dal minuto 29:23.
Domenico Sepe Statua di Maradona. Idee Meravigliose è Scoprire, Assistere, Partecipare. Questo il nome del progetto web della start-up italiana della comunicazione Curtis & Moore Italia e del web magazine Crono.news. Idee Meravigliose è basato sulla produzione periodica di un event web. Una serie votata alla divulgazione, sviluppata esclusivamente, attraverso la rete internet, di argomenti riguardanti: Spiritualità, Musica, Scienza, Tecnologia, Cinema, Arte, Salute, Natura, Crescita personale, Umanità, Società, Identità, Comunità.
“I personaggi più importanti della mitologia erano (gli dei greci) Apollo e Dioniso. Apollo rappresentava la ragione e Dioniso l’emozione. Chi ha conosciuto Maradona capisce che lui era il peggio di Apollo, ma il meglio di Dioniso.”
(Luciano de Crescenzo)
Domenico Sepe Statua di Maradona.. Emozionante partire da questa frase del compianto figlio di Napoli, Luciano De Crescenzo, per celebrare un altro napoletano, benchè d’adozione, come Diego Armando Maradona. Trionfo della bellezza greca, divinità ed emozione sono energie vibranti che hanno smosso l’anima e le mani dell’abilissimo scultore campano Domenico Sepe, originario di Afragola (Na), nella realizzazione di una vibrante scultura in bronzo dedicata al grande campione argentino. Bronzo che è materia costituente, peraltro, della storia del territorio afragolese, se consideriamo le preziose testimonianze storiche del villaggio del bronzo antico della popolosa città alle porte di Napoli. Un sito archeologico risalente all’età del bronzo antico, (intorno al 3000 a.C.), in particolare alla cultura preistorica di Palma Campania (Na).
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El Pibe de Oro, venerato come un dio, è stato oggetto di culto nel catino ribollente dello Stadio San Paolo, (oggi Stadio Diego Armando Maradona), tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni’ 90, alla stessa stregua del dio Apollo a Neapolis, nel tempio a lui dedicato dai Greci intorno al V secolo a.C. ; nello stesso luogo dove oggi ammiriamo la maestosità del Duomo di Napoli. Maradona dio greco, divinità dal volto meravigliosamente selvatico e beffardo alla stessa stregua dei giovinetti napoletani “cristallizzati” nel bronzo dal grande maestro partenopeo Vincenzo Gemito; meraviglie prodotte tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900. Gabriele D’Annunzio pare sintetizzare al meglio questo potente turbinio di materia porosa ed emozioni palpitanti:
“Egli aveva nome Vincenzo Gemito. Era povero, nato dal popolo; e all’implacabile fame dei suoi occhi veggenti, aperti sulle forme, si aggiungeva talora la fame bruta che torce le viscere. Ma egli, come un Elleno, poteva nutrirsi con tre olive e con un sorso d’acqua.”
Quella fame bruta di nutrimento, aria, vita ed emozioni che portò Diego Armando Maradona, nel vorticoso percorso della sua vita, alle pendici del Vesuvio. Domenico Sepe con la sua splendida scultura celebra non solo l’icona del calcio mondiale, ma l’archetipo dell’atleta; ciò nella città che vanta una straordinaria storia di sport. Neapolis a partire dal 2 d.C. , ospitò i Giochi Isolimpici – Italikà Romaia Sebastà Isolympia, in onore di Roma e dell’Imperatore Augusto:
“Napoli ebbe, unica città dell’Occidente, il privilegio di celebrare i giochi italici in onore di Augusto. E quel privilegio non era dovuto tanto a personale predilezione dell’imperatore o a ragioni di opportunità politica, quanto piuttosto alla sua intatta grecità: che nel generale decadimento dell’ellenismo della Magna Grecia e della Sicilia, Neapolis, ancora greca di lingua, di istituzioni, di culti e di riti e di costumi, poteva essere considerata, nella prima età dell’Impero, la metropoli dell’ellenismo d’occidente” .
(Amedeo Maiuri – Archeologo)
La statua dedicata a Maradona, funge da talismano, da vortice d’amore che siamo sicuri riuscirà a fagocitare ed a sublimare tutto il male ricevuto in vita dal campione argentino, e con lui la città di Napoli e la SSC Napoli, negli anni delle vittorie e successivamente a queste.
L’11 Marzo 2021, el Pibe de Oro ha vinto la sua lotta trentennale con il fisco italiano. La Corte di Cassazione gli ha finalmente tolto la pesantissima etichetta di “evasore fiscale”.
Ci aspettiamo dunque, da amanti dell’arte, dello sport, della bellezza, di veder troneggiare la statua bronzea di Diego Armando Maradona il prossimo 25 Novembre 2021 allo Stadio Diego Armando Maradona.
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