Ospedale S.Anna e S. Sebastiano Aorn di Caserta Campania - Pronti a combattere - Covid 19
Covid 19

Covid 19:Urlo di speranza in Campania dall’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta

Sono tante le voci di chi, dietro una mascherina, facendo fatica a scandire le parole, con gli occhi commossi e fieri attraverso i vetri appannati delle lenti di protezione, senza più ormai un identità, coperto dalla testa ai piedi dalle tute bianche di sicurezza, racconta del Covid 19

Covid 19. Ci raccontano di come l’Ospedale campano, Sant’Anna e San Sebastiano dell’AORN di Caserta sta fronteggiando l’emergenza epidemiologica del letale virus. Un barlume di speranza non giunge soltanto da coloro che sono impegnati in prima linea, ma soprattutto dagli ultimi provvedimenti istituzionali, attuati al fine di predisporre tutte le regioni d’Italia e la regione Campania di tutte le misure necessarie ad affrontare l’approssimarsi della fase critica dell’epidemia. Nonostante, infatti, l’aumento dei contagi e le prospettive poco rosee che attendono tutti, l’Ospedale si dimostra da subito, pronto e attrezzato a superare la sfida.

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Il 24 marzo, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha dato il via alle procedure per la realizzazione dell’ospedale modulare, al fine di potenziare i posti letto di rianimazione. Inoltre, è stato predisposto il nuovo reparto di Pneumologia Covid, individuato come ospedale COVID-19 per le partorienti, allo scopo di sottoporre le pazienti a osservazione clinica e ventilazione polmonare non invasiva. Il reparto attualmente fornisce assistenza per un totale di 9 posti letto.

Un lavoro imponente da parte della Regione Campania, come sottolinea l’ingegnere Massimiliana De Giuli, da noi ascoltata, responsabile del servizio di prevenzione e protezione, dell’azienda che si occupa della manutenzione e degli impianti tecnologici di tutti i presidi ospedalieri e sanitari di Caserta e provincia: “La Regione Campania sta sicuramente dando un forte esempio di operatività, risorse e disponibilità. La nostra società è stata incaricata su tutto il territorio campano di ampliare terapie intensive, riqualificare reparti o intere palazzine per adibirle in tempi brevi (inimmaginabili nella normalità) al trattamento dei malati Covid 19.”

“Tutto questo non sarebbe stato possibile senza quello spirito combattivo e coraggioso che divampa nell’animo di chi è impegnato giorno e notte nella battaglia contro il Covid 19”.

 

Il punto di forza dell’Ospedale campano di Caserta, Sant’Anna e San Sebastiano , infatti, secondo l’ingegnere de Giuli “…è dato dal personale Sanitario che, anche se stremato, lavora senza sosta, dagli uffici di Direzione Generale, che cercano ora dopo ora soluzioni per aumentare il numero di posti da mettere a disposizione, dal supporto del personale tutto, che garantisce i servizi essenziali come le pulizie, la manutenzione e l’efficienza degli impianti, i pasti per gli ammalati. Ognuno di noi sta offrendo tanto. È la forza degli italiani!

Parole cariche di positività quelle che traspaiono dal racconto dell’ingegnere de Giuli, a riprova della fiducia che viene riposta nelle istituzioni coinvolte e nella leadership dell’Ospedale da parte non solo dei degenti, ma anche di tutti i soggetti coinvolti in questa battaglia. La sensazione di “sentirsi sicuri” offre indubbiamente fiducia a tutti di scendere in campo. Tale sicurezza è da ricercare nell’efficienza delle misure adoperate, volte a ridurre il rischio di contagio tra i lavoratori.

Il coraggio di chi affronta questi giorni duri deve essere un monito per tutti noi. È lo stesso coraggio che il Presidente Sergio Mattarella ha elogiato nel suo discorso dello scorso 27 marzo, esprimendo la propria riconoscenza verso coloro i quali partecipano attivamente alla causa pubblica.

Ospedale S.Anna e S. Sebastiano Aorn di Caserta Campania - sacrifici quotidiani per essere pronti a combattere Covid 19
Ospedale S.Anna e S. Sebastiano Aorn di Caserta Campania – Pronti a combattere – Covid 19

C’è infatti chi, come Giulio, malgrado la paura del contagio, non si sottrae al dovere di assistere i malati positivi al Covid 19, cercando di strappare un sorriso a coloro che stanno vivendo questi giorni infernali, questo, nonostante il sonno strappato dal rumore continuo dei respiratori, la claustrofobia del ritrovarsi rinchiusi in una stanza giorno e notte, la sensazione di non farcela ad ogni respiro strozzato.

Giulio Turco è un operatore OSS, chiamato durante l’emergenza del Covid 19 a svolgere il proprio lavoro presso l’ospedale di Caserta. Giulio, al quale è stato chiesto di raccontare un episodio che l’abbia particolarmente segnato, risponde: “Lavoro in un reparto di isolamento, dove non possiamo stare troppo a contatto coi pazienti. C’era però un signore in età avanzata che urlava spesso il nome della figlia. Ovviamente, si comprendeva avesse paura. Decisi allora di entrare nella sua stanza per calmarlo. Appena entrato, il signore mi chiese perché nessuno dei suoi familiari entrasse in stanza. Spiegai ciò che stava succedendo, tranquillizzandolo, in cambio ne ricevetti un sorriso. Quel sorriso mi ha segnato particolarmente, esso ha confermato ancora una volta il pensiero che oltre la medicina, l’umanità è un’ottima cura a tutto.”

Maria Ferrara



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