Roberto Tamai, l’artefice del più grande telescopio del mondo.
Roberto Tamai un napoletano doc, Program Manager dell’Extremely Large Telescope dell’European Southern Observatory, rappresenta l’inventore del telescopio più grande mai visto al mondo. Per intenderci parliamo di una struttura gigantesca, forse quasi due volte il Colosseo e paragonabile ad immenso stadio di calcio. Molto probabilmente pochi sanno che l’Italia fa parte della più grande organizzazione di astronomia dell’intero globo terrestre, ossia un’organizzazione intergovernativa del vecchio continente, leader mondiale.
Grazie alla costruzione di tale straordinaria struttura saremo in grado di osservare e comprendere cose che prima non immaginavamo neanche, visto che aprirà a nuovi orizzonti e nuove conoscenze. Il telescopio di Roberto Tamai ci permetterà di raggiungere i circa 400 milioni di anni dopo il Big Bang, il che ci farà capire come noi siamo nati e come tutto è nato. Capiremo, per esempio, quando si sono formate le prime stelle e le prime costellazioni, inoltre potremo analizzare le atmosfere dei pianeti extrasolari e comprendere se tali atmosfere contengono clorofilla, ozono, acqua, marker biologici o elementi inquinanti.
Il gigantesco telescopio è formato da 798 segmenti esagonali aventi un diametro di un metro e mezzo all’incirca, dotato poi di sensori ed attuatori con caratteristiche incredibili, tali attuatori posseggono una corsa di 10 mm con una risoluzione di 2nm, come il diametro dell’elica del nostro DNA. Grazie all’invenzione del napoletano Roberto Tamai sarà possibile distinguere la luce di un piccolo led messo a 10 cm dalla luce di un grosso faro da stadio da 200 km di distanza, oppure analizzare la fiamma della candelina del primo compleanno di una bambina a Milano, e dirle la composizione chimica della cera che la sta bruciando, quando siamo a Palermo. Insomma avrà capacità diagnostiche e esplorative davvero superlative.
Per la cronaca, Tamai laureato in Ingegneria Meccanica all’Università Federico II di Napoli, dopo aver realizzato delle ricerche in qualità di borsista presso l’Istituto di Ricerca sulla Combustione (CNR), l’Istituto Motori (CNR) e l’University of California-Berkeley, ha intrapreso la sua brillante carriera presso il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali di Capua, in provincia di Caserta. Dal mese di febbraio del 2014 ricopre il ruolo di Program Manager dell’Extremely Large Telescope, in fase di costruzione nel deserto di Atacama in Cile.