A tavola con gli antichi Romani, saggio storico, a cura di Giorgio Franchetti, al MAV di Ercolano in virtù della Giornata Internazionale dei Musei. La presentazione dell’evento, presso la space gallery del Museo Archeologico Virtuale.
A Tavola con i Romani. Il saggio storico di Giorgio Franchetti, sarà presentato questa settimana presso il MAV, Museo Archeologico Virtuale, di Ercolano, cittadina a sud del capoluogo partenopeo. Si tratta di un saggio basato sull’evoluzione del gusto da parte dei nostri antenati. Come mangiavano gli antichi romani? Quanto spendevano per mangiare fuori casa? Potremo scoprirlo attraverso l’excursus sui costumi e le abitudini culinarie dell’epoca imperiale di Roma. Un divertentissimo e coloratissimo viaggio nel passato per scoprire i gusti alimentari dei romani. Per l’occasione ben 124 ricette prese dagli scritti di Apicio, Catone, Varrone e Columella, verranno illustrate ai partecipanti.
Un’altra abitudine dell’era in questione era quella di degustare il pasto principale, ovvero la cena, distesi sui triclini, una sorta di divani letto che venivano posti addossati ad una tavola rotonda. Tuttavia in una cena di gala i posti venivano assegnati tenendo presente il rango degli invitati. Talvolta anche le pietanze variavano a seconda dell’importanza sociale dell’invitato, il quale portava da casa un grande tovagliolo in cui era buona abitudine racimolare gli avanzi di cibo del banchetto per poi poterli mangiare durante il pranzo del giorno successivo. Il banchetto principale, come detto, la cena, era formato come minimo da tre portate, accompagnate da vino addolcito con miele e profumato con rose o viole. La cosa strana però è che i romani, di tutti i ceti sociali, usavano mangiare il cibo con le mani, oppure infilzandolo con un coltello.
Alla presentazione del saggio A Tavola con i Romani verrà imbandito un tavolo su cui ci sarà una piccola mostra di pietanze romane presentate da Cristina Conte, bravissima archeocuoca la quale ha collaborato alla stesura del volume. Tutti gli intervenuti avranno la possibilità di assaggiare, pertanto, il libum di Catone, il mulsum, il garum, l’epytirum, il savillum ed il pasticcio apiciano, tutte pietanze che gli antichi romani erano soliti degustare.
L’ingresso al Museo Archeologico Virtuale, per questa esposizione del saggio, non prevede alcun costo, per cui sarà un’ottima occasione, per gli amanti della storia romana, partecipare all’evento.