Napoli, parte la prima Mostra tematica del Museo Filangieri, “Un secolo di furore”, con i caravaggisti. Si tratta di un evento rivolto alla riscoperta della Scuola napoletana del diciassettesimo secolo, nonché del primo Settecento, composta da numerosi dipinti dell’arte di Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come il Caravaggio.
Inaugurata, al Napoli, qualche giorno fa, la prima Mostra tematica del Museo Filangieri, dal titolo “Un secolo di furore”. Si tratta di un evento rivolto all’esaltazione ed alla riscoperta della Scuola napoletana dei cosiddetti caravaggisti del 1600 e dei primi anni del secolo successivo. Ovviamente parliamo dei seguaci del celebre artista Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio. Un’esposizione di opere eccezionali, alle quali, Paolo Iorio, direttore del Filangieri, ha deciso di ridare nuova brillantezza: la mostra, in verità, costituirà il primo step di un ciclo di piccole esposizioni tematiche della nuova rassegna chiamata “Visti da Vicino”, espressamente desiderate dallo stesso massimo esponente del museo, peraltro autore assieme a Rosella Vodret del libro Luoghi e Misteri di Caravaggio, per la riscoperta e per la giusta rivalutazione dei tanti capolavori, gelosamente custoditi nelle collezioni del magnifico Palazzo d’arte Filangieri di Napoli, che si trova in via Duomo.
In definitiva Paolo Iorio si pone l’obiettivo di riallestire e riportare in auge, periodicamente, ogni dipinto del Museo Filangieri, allo scopo di mettere in luce le tematiche, i generi o le scuole di pittori che di solito sono presenti nella bellissima Sala Agata ed esposti, in modo tale da ricoprire tutte le pareti, per volere dello stesso Principe Filangieri. Tutte le opere saranno, pertanto, riproposte, ciclicamente, precisando gli aggiornamenti scaturiti dagli studi degli ultimi anni ed, in determinati casi, realizzando vere e proprie riletture critiche. Protagonisti della prima Mostra tematica del Museo Filangieri saranno i vari Jusepe de Ribera, Matthias Stommer, Battistello Caracciolo, Andrea Vaccaro, Micco Spadaro, Mattia Preti, Francesco Solimena.
Accanto alle opere dei caravaggisti sono presenti alcune armi appartenenti all’antica collezione dello storico museo partenopeo, tra cui i modelli del pugnale e della spada appartenuti al Caravaggio. Ogni visitatore sarà dunque catapultato nel passato dell’illustre pittore lombardo che influì moltissimo sulla pittura napoletana lasciando nella città partenopea anche delle testimonianze della sua eccelsa arte come “Il Martirio di Sant’Orsola”, “La flagellazione di Cristo”, “Le sette opere di Misericordia”. La mostra si terrà fino al 28 aprile prossimo.