Mostra di capolavori di pittura meridionale al Centro Commerciale Jambo di Trentola Ducenta, Caserta. La scelta di portare questa manifestazione nella provincia casertana è partita dal desiderio di ridare, attraverso la magnificenza della pittura, la giusta luce ad una terra in cui l’oscurità della notte è stata lunga, molto lunga. Per questo motivo l’evento è stato intitolato “Oltre la Notte”.
Mostra di capolavori di pittura meridionale “Oltre la Notte“, questo il titolo dell’interessante ed insolito evento, almeno per la cornice in cui si svolge, in corso presso il Centro Commerciale Jambo di Trentola Ducenta, in provincia di Caserta.
Si è deciso di portare questa straordinaria esposizione nella zona del casertano, al fine di ridare la giusta luce, mediante la grandezza della pittura, ad una terra in cui il buio e le tenebre della notte avevano preso il sopravvento per troppo tempo. Proprio per questo motivo la speciale mostra è stata denominata Oltre la notte. Nell’Agro aversano, terra conosciuta, soprattutto, perché vi sono nati uomini dediti al Male al comando del potente clan dei casalesi, è stata riportata l’arte, la bellezza, la luce, peraltro in uno dei beni sequestrati alla criminalità. Una sorta di ribellione verso le ingiustizie.
La mostra di capolavori di pittura meridionale è stata organizzata dalla Fondazione Meeting del Mare C.R.E.A. (Cultura Religioni e Arte) per invitare a conoscere il mondo dell’arte..Con questa iniziativa comincia a Trentola-Ducenta una nuova storia basata sulla responsabilità sociale, tra il mondo della cultura campana e delle Istituzioni al servizio dello Stato italiano. L’esposizione è composta da 28 dipinti provenienti da varie collezioni private, i quali si possono ammirare gratuitamente, come detto, presso il Centro Commerciale Jambo1, fino al 5 febbraio del 2019.
In sostanza Oltre la Notte rappresenta un viaggio, un itinerario nel quale il visitatore diventa protagonista, attraverso l’arte, si allontana poco a poco dall’oscurità della notte per raggiungere un definitivo, seppur personale, approdo di luce. Le opere esposte vanno dalla seconda metà del ‘500 ai primi decenni del ‘700 e, pertanto, sono l’ espressione del barocco di scuola napoletana. In questo percorso ideale e reale, i dipinti non sono collocati, attraverso una antiquata logica museale, bensì con l’intento, che l’arte è un patrimonio di tutti. Infatti, il visitatore non è solo la persona colta ma anche l’uomo della strada, la massaia, il bambino e l’anziano.