Gli antichi Romani cosa mangiavano nei loro banchetti? Uno studio afferma; non tanto diversamente da noi.
Gli antichi Romani. Dalle testimonianze lasciateci attraverso le pitture murali piuttosto che su colorati mosaici, possiamo ammirare tavole imbandite ricche di cacciagione di incredibile varietà. Fagiani, struzzi, tordi, maiali, pesce di varie specie. Dalle antiche ricette romane si può pensare che queste prelibatezze fossero servite unicamente nei ricchi banchetti patrizi.
I ricercatori che hanno analizzato i rifiuti lasciati nei secoli nelle fogne, nei pozzi o nelle discariche dei luoghi di indagine, affermano che questo tipo di alimentazione non era, invece, molto frequente, poichè gli antichi Romani si nutrivano normalmente di prodotti molto simili a quelli che consumiamo ai giorni nostri, nelle case di tutta Italia.
Gli archeologi responsabili di questa singolare ricerca hanno trovato in una una fogna di Ercolano in provincia di Napoli, attiva fino all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., molti utili reperti, utilizzati in seguito per la ricostruzione del tipo di alimentazione degli indigeni. Sono arrivati ad identificare , nel corso della meticolosa indagine, sino a 114 alimenti, scovando tra gli avanzi di cibo gettati nelle fogne di botteghe e abitazioni, tra cui ben 45 varietà di pesce, avanzi di carne di maiale, di pecora e di pollo, oltre a molte varietà di erbe, frutta, e cereali di vario genere.