Agnano, il sito termale posizionato nella zona dei Campi Flegrei, a Napoli, più antico del mar Mediterraneo
Cristiano Luchini
Agnano, il sito termale della zona dei Campi Flegrei, a Napoli più antico del mar Mediterraneo. La storia di questa zona periferica della città partenopea, caratterizzata da terra, acqua e fuoco, parte ben 2000 anni fa. In verità, il terreno sul quale, attualmente, troviamo il centro benessere, un tempo, era di proprietà di un medico ungherese di nome Shneer, che fu l’artefice dei primi scavi per fini industriali. Tali scavi portarono a dei ritrovamenti di una estrema importanza storica e soprattutto archeologica.
Agnano, il sito termale posizionato nella zona dei Campi Flegrei, a Napoli, più vecchio d’Europa e dell’intero mar Mediterraneo. La storia di questa zona periferica della città partenopea e delle sue terme caratterizzate da Terra, Acqua e Fuoco, parte ben 2000 anni fa. In verità un tempo, all’incirca nel 1898, il terreno sul quale, attualmente si trova il sito termale, era di proprietà di un medico ungherese, il dottor Shneer che fu l’artefice dei primi scavi per fini industriali. Tali scavi, tuttavia, portarono a dei ritrovamenti di una estrema importanza storica, ma soprattutto archeologica. Dopo questi ritrovamenti si pensò quindi di proseguire a scavare in maniera molto più approfondita e per tredici anni si andò avanti alla ricerca di nuove testimonianze.
Gli scavi, poi improvvisamente si fermarono per poi riprendere solo nel 2003. A quell’epoca il direttore del progetto fu Marco Giglio, un ricercatore dell’Università Orientale degli studi di Napoli, che affermò che i resti ritrovati erano stati completamente dimenticati dalla comunità scientifica, mentre gli scavi curati dall’Università “L’Orientale” di Napoli in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia della Campania e le Terme di Agnano SpA, avevano portato interesse e partecipazione da parte degli studenti dell’Ateneo, secondo la formula dello scavo scuola.
Agnano, il sito termale posizionato nella zona dei Campi Flegrei. Le Terme sono divise in quattro aree ben distinte: la struttura di età ellenistica; la Grotta del Cane; le terme romane; il ponte di età romana. Tali aree appartengono alle Terme ed al Ministero della Difesa. Nella struttura troviamo delle importanti statue risalenti all’epoca romana del II secolo d.C. che facevano parte dell’arredamento del centro termale: la dea Afrodite armata e Ganimede erano situate nelle nicchie intorno alla piscina maggiore, Hermes con Dioniso bambino e Venere marina invece si trovavano lungo il lato ovest del frigidarium. Ma le più vecchie testimonianze archeologiche del centro termale di Agnano riguardano le strutture ellenistiche datate IV – II secolo a.C. le quali erano situate lungo il versante meridionale del lago di Agnano, ancora oggi strutture visibili.
Agnano, il sito termale posizionato nella zona dei Campi Flegrei. Oltre alle strutture ellenistiche, un’altra testimonianza archeologica ci viene data dalla Grotta del cane, ossia una cavità artificiale ipogea creata prima dell’età romana tra il III-II a.C. scavata forse con lo scopo di trovare una sorgente di acqua termale o per fare uso del vapore che in essa esisteva. Successivamente è venuto alla luce il fenomeno della “mofeta, una sorta di fuoriuscita di acido carbonico dal sottosuolo che l’ha resa, quindi, impraticabile. Durante l’età romana tutta la zona dei Campi Flegrei iniziò la sua attività termale, nacque pertanto un imponente stabilimento termale sul versante sud-occidentale della conca di Agnano, alle pendici del Monte Spina.
Il Lago di Agnano: si formò probabilmente verso l’XI secolo a causa del Vulcano di Agnano in uno dei suoi crateri. Fu un Lago assai funzionale, tanto che Alfonso I d’Aragona nel 1451 trasferì la macerazione della canapa e del lino che si praticava al Ponte della Maddalena per opera di Carlo II d’Angiò. Le acque del stabilimento termale di Agnano diventarono, non solo, un luogo per la rigenerazione del fisico, ma anche un ritiro spirituale come testimonia il santuario dedicato a Igea e Asclepio. Con l’età Romana si toccò l’apice dello splendore delle terme di Agnano, tuttavia, dopo la seconda guerra mondiale si ebbe un momento di crisi e abbandono totale. Gran parte della struttura liberty fu demolita per dare spazio ad altre idee. Per fortuna l’età dello splendore è tuttora visibile grazie all’ingresso monumentale che è rimasto uguale.