Maurizio Cheli, astronauta italiano, è salito in cima al mondo scalando l’Everest
Paolo Villa
Maurizio Cheli, astronauta italiano, è salito in cima al mondo scalando l’Everest. A 59 anni è passato dallo spazio al tetto della terra. Nel 1996 fu il primo astronauta della storia dell’Aeronautica Militare italiana ad essere coinvolto in un volo di ricerca scientifica a bordo dello Shuttle Columbia, nelle vesti di specialista della missione.
Maurizio Cheli ha compiuto, la notte appena trascorsa, un’impresa storica, l’astronauta italiano è passato dallo spazio dell’Universo al tetto del mondo, raggiungendo la vetta dell’Everest, ad un’altezza di 8848 metri, alle 5,45, ora del Nepal. Maurizio Cheli, partito da campo 4, è arrivato fino in cima , accompagnato dalla guida alpina François Cazzanelli, originario della Valle d’Aosta. Fortunatamente, l’intero equipaggio della straordinaria spedizione gode di ottima salute ed ora è in procinto di iniziare il viaggio di ritorno, cominciando la discesa verso il campo base.
Emmanuele Macaluso, addetto alle RP di Maurizio Cheli e COSMOBSERVER, media partner ufficiale, in collaborazione con lo staff di Marco Camandona, hanno comunicato, alle 2 di questa mattina, la lieta notizia, attraverso questo annuncio: “Siamo felici di comunicarvi che Maurizio ha raggiunto la vetta dell’Everest.”.
Per la cronaca la spedizione di Maurizio Cheli era partita dall’aeroporto di Milano Malpensa esattamente il 10 aprile scorso e, finalmente, oggi ha conquistato la meta tanto agognata, vale a dire il raggiungimento del tetto del mondo. Dopo una trentina di giorni circa di acclimatamento, sfruttando una giornata di bel tempo, l’astronauta italiano ha coronato il suo sogno conquistando la vetta dell’Everest, situata nella catena montuosa dell’Himalaya, in Nepal.
Cinquantanove anni compiuti da poco, Cheli era stato, nel 1996, il primo astronauta nella storia dell’Aeronautica Militare italiana a prendere parte ad un volo di ricerca scientifica a bordo dello Shuttle Columbia, nelle vesti di specialista della missione. Fu allora che l’autore dell’impresa odierna cominciò a pensare di scalare la vetta più alta dell’Himalaya, fotografando l’Everest. Quella montagna, del resto, ha sempre affascinato in maniera particolare tutti gli alpinisti della terra e non solo: infatti ognuno di noi, almeno una volta nella vita, ha sognato anche per un solo attimo di poter essere lassù in alto per dominare il mondo.