I tre napoletani spariti in Messico. Ieri, allo stadio San Paolo, è comparso uno striscione in Curva A che recitava: Liberate i napoletani in Messico.
I tre napoletani spariti in Messico da oltre venti giorni hanno catturato l’attenzione dei tifosi azzurri. Di loro nessuna notizia, la famiglia è in pena per le sorti dei loro cari. A tal proposito il San Paolo si è mobilitato con uno striscione apparso sulle balaustre della Curva A. Il lungo striscione recitava: Liberate i tre napoletani spariti in Messico. Numerosi appelli anche sui social network allo scopo di ricevere buone nuove sui tre cittadini di Napoli che si trovavano per lavoro nello Stato di Jalisco in Messico.
Si tratta di Raffaele Russo, suo figlio Antonio ed il nipote Vincenzo Cimmino. Dallo scorso 31 gennaio non si hanno più notizie di loro. Sembrano essere spariti nel nulla; i tre erano nella zona di Tecaltitlan, nello Stato di Jalisco, in verità una delle aree più a rischio per la forte presenza di micro e macro criminalità. Per la cronaca, il primo dei tre napoletani spariti in Messico, a far perdere le sue tracce, è stato Raffaele uscito il 31 gennaio dall’hotel in cui alloggiava assieme ad altri quattro concittadini, tutti parenti, e mai rientrato in albergo.. Poco dopo sono svaniti nel nulla anche il figlio ed il nipote.
Le autorità messicane sono rimaste stranamente in silenzio non dando alcun riscontro a questo caso. In uno dei messaggi inviati alla famiglia da Antonio e Vincenzo, i due giovani fanno presente di essere stati fermati dalla polizia, intorno alle 16, ora del posto, senza un motivo specifico, mentre facevano rifornimento di benzina a poca distanza da Tecalitlán, località sita nella regione di Jalisco, a poco meno di 50 chilometri da Ciudad Guzmán. L’interrogativo, quindi, è perché la polizia locale non parla e non spiega nulla su questo fermo dei tre napoletani spariti in Messico.
Altro mistero risulta il ritrovamento solo a tarda serata delle due auto prese a noleggio dai tre: le due macchine erano l’una accanto al’altra con gli sportelli aperti. I parenti, ovviamente, sono attaccati al telefono nella speranza di conoscere le sorti dei loro congiunti. La sparizione dei tre concittadini, dunque, non ha lasciato insensibili i tifosi partenopei che, attraverso l’esposizione del mega striscione hanno cercato si stimolare l’opinione pubblica, al fine di poter spingere le autorità del Messico a far piena luce su questa assurda vicenda.