Chiesa di San Giorgio dei Genovesi a Napoli: un gioiello dimenticato nel degrado assoluto

Chiesa di San Giorgio dei Genovesi a Napoli un gioiello dimenticato nel degrado assoluto-2

Chiesa di San Giorgio dei Genovesi a Napoli: un gioiello, purtroppo, dimenticato che giace da tempo nel degrado assoluto e nell’incuria di tutti.

La Chiesa di San Giorgio dei Genovesi di Napoli, via Medina, giace, purtroppo, da tempo nell’incuria di tutti, colpita dal degrado più assoluto. Eppure questa struttura era uno dei tanti gioielli della città partenopea, che oggi, è finito nel dimenticatoio. La situazione è, a dir poco, impressionante; il cancelletto esterno che dà sull’ingresso è a rischio di crollo, sul sagrato si è formata una grossa pianta di capperi, per le scale non ci sono che sterpaglie ed immondizia, insomma a guardarla, vien da piangere.

La Chiesa di San Giorgio dei Genovesi fu costruita nel 1525 e poi riedificata nel 1620 su progetto del’architetto Bartolomeo Picchiatti  in pieno centro di Napoli, in via Medina, nella stessa strada dove sorse la chiesa dell’Incoronatella. La sua storia inizia quando i mercanti genovesi eressero una chiesa sotto l’infermeria di Santa Maria la Nova. Ma essendo il luogo troppo stretto, nel 1587 ne edificarono un’altra più grande con annesso un piccolo ospedale nei pressi di un teatro detto “Comedia”. Per questa ragione assunse il nome di San Giorgio alla Commedia Vecchia in omaggio  ad un altro teatro che si trovava di fronte.

Foto di Cristina Gragnaniello

L’edificio, dedicato a San Giorgio Martire, preceduto da un’ampia scalinata, si presenta a croce latina. La maggior parte delle opere che vi erano custodite sono state trasferite, ma sono rimasti ancora  la statua in marmo di Sant’Agostino nella cappella a sinistra e, sull’altare maggiore, la tavola con San Giorgio che uccide il drago. Naturalmente entrambe le opere sono ricoperte di polvere e di ragnatele.

Attualmente, come anticipato l’edificio è diventato una chiesa  fantasma, con il portone esterno, che ne delimita la scalinata d’ingresso, chiuso con un catenaccio da tempo immemore. Soltanto sterpaglie e rifiuti circondano tutta l’area antistante l’entrata. Qualche tempo  si paventò la possibilità di riaprire la chiesa, sconsacrata, per rivalutarla, creandovi, un museo della storia del Calcio Napoli.

Ma furono solo chiacchiere, infatti, non se ne fece più nulla. “La struttura rappresenta uno dei tanti edifici sottratti ai cittadini napoletani” afferma  Antonio Pariante, responsabile del comitato Portosalvo, il quale da sempre segnala le criticità dei monumenti della città. Intanto l’architetto Vincenzo Giunta, consulente del comune, dopo aver esaminato le crepe delle colonne che reggono i battenti, della chiesa di San Giorgio dei Genovesi ha dichiarato che ci sono gli estremi di pericolo di un crollo, oltre al rischio di non assicurare l’incolumità pubblica.

 

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