100 mila natalità in meno, in Italia, durante ultimi 8 anni.
Nella nostra nazione si nasce sempre meno, la percentuale di donne che non desiderano avere figli cresce a vista d’occhio. Il popolo italico va verso l’estinzione.
Da un’indagine Istat è emerso che in Italia le nascite avvengono con il contagocce. Nel corso degli ultimi otto anni infatti si registrano ben 100 mila natalità in meno, rispetto al passato. Tale calo è imputabile principalmente alle nascite da coppie di genitori ambedue italiani.
I nati da coppie di nostri connazionali scendono a 373.075 nel 2016, facendo registrare un decremento di 107mila unità in meno in questo arco temporale. Ciò accede, molto probabilmente per due motivi: le donne italiane in età fertile diminuiscono sempre di più, mentre altre mostrano un’evidente propensione a non voler avere figli.
La crisi delle natalità viene rappresentata da una diminuzione soprattutto dei primogeniti, passati da 283.922 del 2008 a 227.412 del 2016, ovvero -20% rispetto a -16% dei figli di ordine successivo. Le 100 mila natalità in meno, registrate dal 2008 ad oggi, secondo l’indagine Istat è da considerarsi relativamente al decremento dei nati all’interno del matrimonio.
Infatti nel 2016, i nati sono stati solo 331.681, cioè, oltre 132 mila in meno in soli 8 anni. Questa incredibile diminuzione è dovuta, principalmente al forte abbassamento del numero di matrimoni, che hanno toccato il minimo storico nel 2014, anno nel quale sono state celebrate soltanto 189.765 unioni, vale a dire (57 mila in meno rispetto al 2008.
Per fortuna da qualche anno a questa parte i matrimoni sono in aumento, seppur di poco: circa 15 mila in più a confronto con gli anni passati. Secondo i dati provvisori, tenendo presente il periodo gennaio-giugno 2017, le nascite sono solo 1.500 in meno rispetto allo stesso semestre del 2016. Questa costituisce la diminuzione più contenuta da otto anni ad oggi.
L’Istat mette in risalto,inoltre, che il numero medio di figli per ogni donna, in Italia, continua a scendere, senza soluzione di continuità. Si va dai 3 figli delle donne degli anni Venti, cioè subito dopo la prima guerra mondiale, ai 2 figli per donna delle generazioni dell’immediato secondo dopoguerra anni 1945-49, al punto di raggiungere il livello di 1,44 figli per le donne della generazione del 1976.
D’altronde ad incidere sulla bassa media vi è uno spiccato aumento della quota di donne senza figli: se nella generazione degli anni 50 tale quota era dell’11,1%, nella generazione odierna si stima che raggiungerà, al termine dell’età riproduttiva il 21,8%. Il popolo italiano si avvia verso l’estinzione? Ai posteri l’ardua sentenza!