La Solfatara di Pozzuoli posta sotto sequestro preventivo

La Solfatara

La Solfatara di Pozzuoli posta sotto sequestro preventivoUna delle aree vulcaniche della caldara dei Campi Flegrei, a nord di Napoli, costituito da circa 40 antichi vulcani.

La decisione di porre sotto sequestro la Solfatara, è stata motivata dal riscontro, effettuato dagli organi inquirenti, della grande carenza delle misure di prevenzione e quindi dei sistemi di protezione adottati ad oggi nelle aree e nei percorsi destinati ai visitatori.

Il procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio, il quale sta attualmente indagando sulla morte dei tre turisti, avvenuta proprio all’interno del sito la Solfatara, il 12 settembre scorso, dove perirono i componenti di una intera famiglia, ha chiesto e ottenuto dal gip i sigilli all’intera area della solfatara. All’epoca dei fatti, su disposizione della Procura di Napoli, vennero postii sigilli soltanto nel luogo in cui avvenne l’incidente mortale.

Gli inquirenti, nelle indagini e nei rilievi successivamente effettuati, subito dopo l’incidente mortale, avvenuto il 12 settembre, hanno riportato in questi giorni ai magistrati titolari dell’inchiesta il bassissimo livello di sicurezza dei luoghi che, secondo l’impostazione del pm va a danno sia delle maestranze e dei collaboratori che lavorano sul posto che dei visitatori del sito turistico, noto in tutto il mondo.

Sono state sottoposte a sequestro, e quindi posti i sigilli, su tutte le aree appartenenti e gestite da una azienda privata, che comprende anche un punto di ristoro e zone destinate a campeggi estivi. Questo secondo il provvedimento disposto dal gip.

I sigilli ed il sequestro alla solfatara sono stati ampiamente motivati anche in riferimento alle attuali condizioni del luogo. In ultimo da rilievi tecnici effettuati negli ultimi tempi si è riscontrata una forte attività idrotermale che determina una importante disgregazione, in atto, del materiale vulcanico sottostante una piccola crosta, estremamente fragile, sulla quale effettivamente avviene il passaggio dei visitatori, e che riflette le maggiori preoccupazioni dei tecnici, per la pericolosità di eventuali crolli.

Tra le maggiori attrazioni del cratere della Solfatara che erano visitabili prima del sequestro:

La Fangaia della Solfatara: Una pozza di acqua piovana mista ad acqua di condensazione dei vapori delle fumarole. La temperatura dell’acqua è in media intorno ai 90°C, e la superficie ribolle a causa dei gas delle fumarole che, dal terreno, attraversano l’acqua per liberarsi nell’aria. Il fango prodotto è ricchissimo di minerali vulcanici e quindi ottimo per usi termali. Sulla superficie sono presenti colonie di batteri resistenti alle condizioni estreme di acidità e temperatura.

La Grande Fumarola della Solfatara: La zona dove si concentra la maggior parte delle fumarole all’interno del cratere. La temperatura varia nel tempo ma mediamente è di circa 160 gradi. Sopra la fumarola principale, vengono accatastate numerose pietre dentro un grosso cesto, per permettere ai minerali, presenti nel vapore, di cristallizzare. Per questo motivo le pietre sono ricoperte da una patina che va dal giallo al rosso fuoco, segno della deposizione dello zolfo e del realgar.

Il Pozzo dell’acqua minerale: Veniva usato sin dal medioevo, ma è soprattutto nell’800 che venne sfruttato sia per la raccolta dell’allume sia per l’attività termale. Queste acque erano considerate miracolose per la cura di ogni tipo di malattia.

Le Stufe della Solfatara: Sono due piccole grotte artificiali, attorno alle quali successivamente è stato costruito un ingresso in muratura. Erano utilizzate come saune naturali, nelle quali si poteva sostare solo per pochi minuti. La temperatura sotto la volta delle due grotte raggiunge i 60 gradi in una e i 90 nell’altra.

La solfatara rimane innegabilmente un patrimonio unico al mondo, si auspica, quindi che oltre ai sequestri cautelativi ed ai sigilli si possa giungere a soluzioni di tutela, concordemente alla proprietà attuale, per addivenire ad una gestione pubblica che probabilmente potrebbe offrire maggiori garanzie.

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