Il passaggio nell’isola caraibica di Dominica dell’uragano Maria ha provocato sette vittime ed ora si è spostato a Porto Rico. Le raffiche di vento hanno superato i 250 chilometri all’ora.
Il passaggio dell’uragano Maria nell’isola di Dominica ha causato la morte di sette persone. Il primo ministro, in persona, Roosevelt Skerrit, ha reso noto la triste notizia affermando anche quanto segue: “Oltre alle vittime ci sono stati tremendi danni, alle case ed agli edifici pubblici. Dominica, colpita da raffiche di vento a 250 chilometri orari, è ora senza elettricità, con pochissime comunicazioni ed ogni stima mi sembra al momento prematura”. Sull’isola, per ora, funzionano solo i generatori di corrente. Soltanto nella giornata di ieri l’uragano aveva provocato almeno un morto e due dispersi in Guadalupa. Tutti i porti del paese sono stati chiusi.
Nelle ultime ore il ciclone, dopo aver lasciato Dominica, si è spostato a Porto Rico, dove i 3,5 milioni di abitanti si sono organizzati alla meno peggio per far fronte al passaggio dell’uragano Maria. Coloro i quali hanno potuto farlo, si sono barricati nei circa cinquecento rifugi predisposti, mentre gli altri sono rimasti in case o negozi mettendo delle tavole di legno alle finestre. Il governatore di Porto Rico Ricardo Rossello Nevares ha spiegato che Maria potrebbe essere il peggiore uragano dell’ultimo secolo per il Paese.
A quanto pare Maria si è indebolito passando alla categoria 3, però, lo stato di allerta permane ed è scattato anche nelle Isole Vergini, visto che potrebbe aumentare nuovamente la sua forza domani, come riferito dal Centro naturale uragani degli Stati uniti. Ieri, intanto il presidente americano Donald Trump, ha firmato il decreto per lo stato di emergenza sia per San Juan che per le isole Vergini americane.
Maria, secondo gli esperti, stazionerà su Porto Rico per un periodo compreso tra le 12 e le 24 ore.