Onu: nuove e decisive sanzioni votate all’unanimità contro la Corea del Nord

Onu, nuove e pesanti sanzioni contro la Corea del Nord

Cds Onu, pesanti sanzioni per la Corea del Nord

Onu: nuove e decisive sanzioni votate all’unanimità contro la Corea del Nord

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha votato all’unanimità Lunedi notte per nuove sanzioni contro la Corea del Nord. Queste sanzioni riguardano in particolare la fornitura di petrolio e gas a Pyongyang.

E ‘stata una decisione attesa, ma gli Stati Uniti hanno dovuto rivedere le loro richieste verso il basso. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato Lunedi, 11 settembre all’unanimità una nuova risoluzione sulle sanzioni contro la Corea del Nord, anche con limitazioni sulle forniture di petrolio e di gas naturale.

L’ottava serie di misure, è stata approvata anche da Cina e Russia, i sostenitori più vicini della Corea del Nord per punire il paese, soprattutto per il suo test nucleare con bomba H, del 3 settembre. Con l’applicazione di sanzioni che i 15 membri del Consiglio hanno approvato, di volta in volta più gravi, l’ONU vuole spingere Pyongyang a negoziare i suoi programmi di armi nucleari e convenzionali ritenuti minaccia alla stabilità mondiale.

In un primo progetto di testo degli Stati Uniti, pubblicato Mercoledì, era stato richiesto richiesto il massimo: un embargo totale sul petrolio,  sui prodotti petroliferi e sul gas, nonchè il congelamento dei beni di Kim Jong-un, il divieto di esportazione da parte della Corea del nord di prodotti tessili che rappresenta il 90% dell’export, e autorizzazioni che prevedono ispezioni di convogli, sospettati di violare le risoluzioni dell’ONU.

Per ottenere il sostegno al voto di Russia e Cina sulle sanzioni, la casa Bianca ha dovuto però ridimensionare le sue pretese iniziali e attivare condizioni orientate verso la ricerca di una soluzione pacifica alla crisi. Dopo intense trattative, un embargo sul gas naturale è stato mantenuto, mentre per il petrolio, sarà limitata la vendita a 500 000 barili per tre mesi dal primo di ottobre, e dal primo di gennaio due milioni di barili per un periodo di 12 mesi.

Ciò rappresenta una notevole riduzione dei prodotti petroliferi, secondo il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, che stima in 2,2 milioni di barili, le importazioni della Corea del Nord. Pyongyang principalmente importa benzina e gasolio dalla Cina.

Caso a parte il congelamento dei beni del leader della Corea del Nord, che Mosca non ha voluto attivare, e che è stato, quindi, rimosso dal testo.

Nella nuova risoluzione del Cds, è stato aggiunto, in “black list” insieme a tre agenzie della Corea del Nord, il capo della propaganda del regime, Pak Yong Sik.

Nikki Haley ambasciatrice americana all’ONU, ha dichiarato: “Gli Stati Uniti non cercano la guerra con Pyongyang ma il mondo non accettera’ mai una Corea del Nord armata di nucleare”.

Gli effetti delle sanzioni, comunque, possono essere misurati solo nel lungo periodo. Per esempio, ci sono voluti più di un decennio di sanzioni per ottenere che l’Iran negoziasse il suo programma nucleare.

 

 

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