Primo vero colpo di mercato per la Juventus: Douglas Costa diventa bianconero, l’ex Bayern si trasferirà sotto la mole per la modica cifra di 46 milioni di euro.
Douglas Costa passa dal Bayern Monaco alla Juve. Da un brasiliano all’altro, dopo Dani Alves, il ventiseienne esterno offensivo carioca ha detto sì ai bianconeri ed ieri sera, poco dopo le 21:30, è sbarcato a Torino, accolto dal direttore Giuseppe Marotta che nel pomeriggio, a Monaco di Baviera aveva trovato l’accordo con Karl-Heinz Rummenigge, alla presenza anche del procuratore del calciatore Giovanni Branchini.
Douglas Costa stamani si presenterà al J- Medical per le consuete visite mediche e quindi metterà nero su bianco, firmando un contratto con la Juventus nella sede del club bianconero.
Le visite mediche rappresentano un momento tradizionale per ogni calciatore, il primo atto di una nuova avventura, in un’altra squadra, che qualche volta potrebbe anche riservare qualche sorpresa, positiva o negativa che sia. Come nel caso di Patrick Schick: in teoria il giocatore ex Samp dovrebbe essere il primo colpo di mercato della Juve, ma ora è subentrato un piccolo problema da risolvere il prima possibile.
Infatti l’attaccante della Repubblica ceca si è sottoposto alle visite mediche ben venti giorni or sono, durante una sosta dell’Europeo Under 21, ma il suo contratto non è stato mai depositato in Lega ed il suo ingaggio non è mai stato reso noto dal club della famiglia Agnelli.
Nel frattempo la Juventus porta a casa l’esterno brasiliano proveniente dalla Bundesliga tedesca che prenderà il posto del suo connazionale emigrato a Parigi, ad abbracciare Tiago Silva e Cavani. Intanto tra la tifoseria bianconera e tra gli stessi giocatori di Allegri, l’arrivo di Douglas Costa ha procurato notevole entusiasmo.
Dybala e Benatia suoi nuovi compagni di squadra l’hanno già accolto via Twitter con tanto calore, calore peraltro ricambiato dal giocatore brasiliano, pronto a passare dall’Allianz Arena di Monaco allo Juventus Stadium di Torino: cambia poco o forse tutto. Come affermava un certo Alessandro Manzoni, ai poster l’ardua sentenza.