L’Italia di Ventura vince e convince, battuta la squadra uruguaiana 3-0.
Ieri sera l’Italia di Ventura ha vinto e convinto, nella gara amichevole contro la Celeste, ossia l’Uruguay, battendo i sudamericani per 3 a 0, in virtù di un’autorete clamorosa di Giménez, ed i gol di Eder e De Rossi su calcio di rigore.
Il 4-2-4, adottato dal commissario tecnico azzurro, si conferma positivo a prescindere dalle scelte che verranno fatte il 2 settembre a Madrid, nella decisiva partita con la Spagna. D’altronde l’Italia di Ventura aveva già mostrato un’ottima propensione all’apprendimento nei precedenti esperimenti. Il napoletano Lorenzo Insigne ha fornito una buonissima prestazione alternando i suoi soliti tiri a giro a tocchi di prima e lanci a tagliare il campo; la sua intesa con il duo Belotti-Immobile è un punto fermo di questa nazionale.
Candreva si è da tempo rivelato una colonna portante dell’Italia, così come il romanista De Rossi e lo juventino Marchisio, costretto, tuttavia, ad uscire per una noia muscolare. Propositivo, come nella sua Atalanta, la rivelazione Spinazzola in questo suo inizio di avventura con la nazionale. L’Uruguay, ad onor del vero, si è presentata in Costa Azzurra senza Cavani, Suarez e Godin, che da soli valgono una squadra intera.
Però la Celeste resta pur sempre una nazionale solida, di grande tradizione, in piena corsa per la qualificazione al Mondiale di Russia 2018. Chi più della nostra nazionale può conoscere la forza della formazione uruguaiana che, ricordiamo, eliminò gli azzurri nell’ultimo campionato mondiale. Quindi un test abbastanza significativo e confortante quello di ieri.
Dopo 7 minuti di gioco gli uomini di Ventura erano già in vantaggio grazie all’autogol di Giménez che mandava il pallone alle spalle del suo portiere Muslera, ex Lazio, con un esterno destro da antologia. Non è stata l’unica emozione del primo tempo: Belotti e Insigne hanno avuto buone occasioni, Immobile ha reclamato un rigore per un fallo di Coates ma ha trovato solo un giallo per proteste.
Dall’altra parte, ordinaria amministrazione per Donnarumma, osservato da Buffon che sedeva in panchina. Gli juventini malgrado il morale sotto i tacchi non hanno sfigurato: Bonucci e Barzagli hanno chiuso alla grande tutti i varchi. Nel secondo tempo, nonostante i numerosi cambi, la nazionale azzurra non si è scomposta ed ha trovato anche altri due gol che hanno poi fissato il punteggio finale sul 3 a 0