Riflettori puntati sul G7 di Taormina: 7000 uomini in azione a garantire la sicurezza

Riflettori puntati sul G7 di Taormina: 7000 uomini in azione a garantire la sicurezza

Riflettori puntati sul G7 di Taormina: 7000 uomini in azione a garantire la sicurezza

Quest’oggi riflettori puntati, tutti sull’incantevole cittadina di Taormina in Sicilia, dove da poco è in corso il G7, sotto la presidenza dell’Italia. Per l’occasione le misure di sicurezza approntate sono imponenti. La città è blindata, come mai accaduto prima; più di 7.000 unità, tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza ed Esercito, garantiscono tutte le operazioni di sicurezza, di prevenzione e di controllo su potenziali obiettivi sensibili.

Inoltre un contingente di altri 2.900 militari, a supporto, per monitorare  il regolare svolgimento degli incontri. Infine moltissimi mezzi elettrici ed una flotta di 150 vetture sono volte a garantire la mobilità dei rappresentanti dei vari paesi intervenuti a questo G7 di Taormina. Si tratta di due giorni di intenso lavoro per i capi di Stato e di Governo.

Intervenuti, stamattina, anche dei rappresentanti dell’Unione europea, mentre cinque esponenti di Paesi africani e sei rappresentanti di organizzazioni internazionali prenderanno parte, al secondo giorno di lavoro. Dunque, i delegati chiamati al summit mondiale saranno all’incirca 2.000.  Ma vediamo ora chi sono gli illustri big facenti parte del G7 di Taormina:

partiamo, ovviamente, dal nostro presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, quindi troviamo il neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump, la prima ministra inglese Theresa May, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il primo ministro canadese Justin Trudeau, il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro giapponese Shinzo Abe. A loro sette si aggiungono Jean-Claude Junker, presidente della Commissione europea e Donald Tusk, presidente del Consiglio. Prima presenza al suumiit per i nuovi capi di stato francese e americano.

Accanto ai succitati leader, non potevano, naturalmente, mancare le first lady ed i first gentleman per cui presenziano all’evento anche: Manuela Gentiloni, Melania Trmp, Joachim Sauer, Sophie Gregoire Trudeau, Brigitte Trogneux ed infine Akie Abe.

Gli stati invitati al summit sono invece l’Etiopia, il Kenya, la Nigeria, il Niger e la Tunisia. Presenti anche organizzazioni, internazionali come la Banca africana per lo Sviluppo, l’Organizzazione per la Cooperazione economica e lo Sviluppo, le Nazioni unite, le Banca mondiale ed il Fondo monetario internazionale.

Almeno 1.200 sono le postazioni destinate agli organi di informazione e ben 2.000 sono i giornalisti italiani e stranieri, accreditati per il G7 di Taormina.  La carta stampata ha a sua disposizione un ampio spazio, mentre 70 sono  i box per le televisioni  e 61 le postazioni per le  tv open space. A pochi giorni dalla strage di Manchester, l’argomento prioritario da trattare per i grandi del mondo, non poteva che essere la lotta contro il crescente fenomeno del terrorismo. Insomma, tutti uniti contro l‘Isis e lo Stato islamico.

Resta assolutamente aperta anche la questione del commercio internazionale, argomento che sarà trattato, subito dopo aver discusso il problema più assillante che sta, attualmente, affliggendo il mondo intero, con innumerevoli vittime innocenti.

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