Attacchi informatici in 74 Paesi, tra cui l’Italia
In questi ultimi tempi si sono verificati più di 45.000 attacchi informatici, messi a segno in almeno 74 Paesi del mondo, tra cui ci sono Italia, Regno Unito, Spagna, Russia, India, Cina, Ucraina, Taiwan ed Egitto.
Il più colpito sembra essere il Sistema Sanitario Nazionale del Regno Unito ma anche diverse aziende a Madrid hanno subito notevoli danni. Gli hacker agiscono con estrema facilità. Sui computer compare un messaggio con la richiesta di pagare un riscatto di 300 dollari in bitcoin. Non è sicuro, però, che il pagamento consenta, quindi, di risolvere il problema e non c’è nessuna garanzia sul buon fine della trattativa. Per evitare il contagio, da molto tempo Microsoft aveva predisposto la correzione.
Da quanto risulta da Europol, la Gran Bretagna e la Spagna hanno già chiesto aiuto. Nel nostro Paese attacchi informatici hanno colpito anche numerose università come, per esempio, la Bicocca di Milano. Secondo il Nyt, tali attacchi informatici potrebbero essere stati condotti con uno degli strumenti di hackeraggio trafugati lo scorso anno alla National Security Agency, dal sedicente gruppo Shadow Brokers.
Purtroppo il servizio sanitario britannico ha confermato che molti ospedali che hanno denunciato problemi ai loro sistemi informatici sono stati colpiti da un ransomware, tuttavia non ci sono al momento indicazioni che gli hacker siano entrati in possesso di dati ed informazioni dei pazienti ricoverati nei nosocomi colpiti dagli attacchi informatici.
Per infettare i computer negli ospedali pare che sia stata utilizzata una variante del malware “Wanna Cryptor”, che tiene in “ostaggio” i pc mentre i vari hacker richiedono un riscatto per riavere i dati. Secondo il Nhs Digital, l’attacco non ha specificamente preso di mira le aziende sanitarie ma sta infettando organizzazioni di diversi settori. Questo ransomware ha colpito organizzazioni e aziende di gran parte dell’Europa. Segnalazioni di casi simili sono giunte da Spagna, Italia, Portogallo e Ucraina. Il premier britannico Teresa May ha dichiarato: “Si tratta di un attacco a livello internazionale”.
Dal canto suo la polizia postale italiana sta monitorando la situazione del nostro Paese con il Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche), in assiduo contatto con le grandi aziende italiane ed i gestori delle infrastrutture più critiche in Italia.
Sul profilo Facebook Commissariato online della Polizia, è stata pubblicata anche una serie di consigli per evitare di restare coinvolti. Sarebbe importante, per tutti, consultarla.