[vc_row][vc_column][vc_column_text]Referendum sul divorzio.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]
Il referendum sul divorzio del 1974, noto come referendum abrogativo del 1974, tenutosi il 12 e 13 maggio 1974 in Italia, aveva a oggetto la scelta dei cittadini sul volere o meno abrogare la Legge 898/70, Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio”.
Entrata in vigore quattro anni prima, portando con se controversie e aspre discussioni fra i cattolici e e il fronte divorzista, la legge aveva introdotto la possibilità del divorzio in Italia.
Il fronte divorzista portò avanti la sua battaglia nel senso di un ampliamento dei diritti civili nonché di uno spostamento verso i valori di sinistra della politica italiana.
Alla vittoria dei NO con il 59% degli aventi diritto al voto contro il 41% dei SI, seguiranno poi altre importanti vittorie elettorali della sinistra italiana. Con una DC costretta per la prima volta, nel 1975, a guardare Il PCI stringere la forchetta del divario a soli 500.000 voti. Seguiranno poi governi dal 1976 al 1978 con l’appoggio esterno del PCI.
L’esito del referendum sul divorzio ebbe come conseguenza sconfitta personale di Amintore Fanfani, segretario della DC. Conseguentemente alla successiva débâcle democristiana alle elezioni regionali del 1975 lo costringerà a lasciare la carica di segretario a Benigno Zaccagnini.
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