Delusione Napoli. La squadra soccombe per 0 a 2 in casa contro una grande Atalanta
Una prova assolutamente deludente degli azzurri, ieri nel primo anticipo del ventiseiesimo turno di serie A, a Fuorigrotta, ha consentito all’Atalanta di Gasperini di interrompere la striscia positiva degli azzurri di quattordici risultati utili consecutivi in campionato che durava quasi quattro mesi. Protagonista della serata il difensore nerazzurro Mattia Caldara, autore a sorpresa dei due gol vincenti. Prima doppietta in serie A per il calciatore che, tra un anno, vestirà la maglia bianconera. Il futuro juventino, quindi, ha fatto un grande favore alla sua prossima squadra frenando la corsa degli azzurri. I bergamaschi ora intravedono la zona Champions mentre i partenopei vedono le streghe.
Un Napoli così deludente in verità non lo si vedeva da tempo, probabilmente dalla gara di andata, a Bergamo, dove fu sconfitto per 1 a 0. Contro la formazione orobica, gli uomini di Sarri non sono riusciti a realizzare nemmeno una rete, subendone invece ben tre, che hanno regalato 6 punti agli avversari tra andata e ritorno. Grande sportività del pubblico napoletano che ha applaudito l’Atalanta alla fine della partita, speranzoso che Gasperini non racconti a Zidane come fermare Hamsik e compagni. Scherzi a parte, nessuno si aspettava una prestazione così sottotono della squadra partenopea che ci aveva abituati a ben altre gare.
Sarri sceglie di schierare nuovamente il tridente leggero con Mertens al centro dell’attacco invece di Pavoletti. Dentro anche Maksimovic, chiamato spesso all’impostazione del gioco, al posto del diffidato Koulibaly. Formazione tipo per Gasperini che chiede a Conti, autore del primo tiro in porta dopo 6 minuti, di stringere i denti. Le marcature a uomo degli atalantini sono asfissianti ed il Napoli soffre molto questa situazione. Partita quindi bloccata per la disposizione tattica degli ospiti che impediscono il solito gioco veloce, con possesso palla, degli azzurri. Gasperini dal canto suo dispone un’Atalanta capace di rimanere sempre corta e di ripartire con qualità.
Di vere occasioni però neanche l’ombra, fino al 28′, quando Caldara, su azione d’angolo, porta avanti i suoi con un preciso colpo di testa, lasciato colpevolmente solo dalla difesa napoletana. Allora ci pensano Insigne e Zielinski a suonare la carica, tentando finalmente qualche uno contro uno anche se dal lato del polacco e di Hysaj imperversa Spinazzola. Mertens su imbeccata di Hysaj si trova solo davanti a Berisha ma spara fuori al minuto 39, fallendo il pareggio che forse avrebbe cambiato la partita. Il portiere atalantino, poi, compie una prodezza a fine primo tempo, impedendo al belga su calcio di punizione di trovare l’angolino alto. Anche la traversa dà una mano al numero uno ospite nel salvare la sua porta.
Dopo un quarto d’ora della ripresa il tecnico del Napoli si gioca la carta Milik per tentare di dare penetrazione all’attacco, passando al 4-2-3-1. Così facendo Mertens può godere di più libertà ma gli ospiti dominano fino al ventiduesimo minuto, quando Kessie, ammonito poco prima, rimedia il secondo giallo per un fallo molto ingenuo su Insigne. Paradossalmente i nerazzurri seppure in dieci, confezionano un minuto dopo l’espulsione di Kessie, un vero capolavoro: Caldara ruba palla sulla trequarti e lancia Spinazzola, che corre su tutta la fascia e poi appoggia al centro per il compagno che al volo di destro batte Reina. A questo punto il Napoli deve tentare il tutto per tutto, provando anche il tiro da fuori, di pochissimo a lato una bordata di Zielinski e l’aggiramento: su cross di Ghoulam, Callejon fallisce il più facile dei gol alla mezz’ora. Sarri allora inserisce anche l’altra torre Pavoletti passando al 4-2-4 mentre Gasperini richiama in panchina Gomez per dare spazio all’ex Grassi. Berisha intanto non viene mai impegnato a dovere dal forcing partenopeo e così la gara si spegne. Grande impresa di un’Atalanta ormai più bella che sorprendente ma il Napoli deludente al massimo ci ha messo molto del suo, concedendo il palcoscenico ai nerazzurri.