Aggressione a Luca Toni: provvedimenti di daspo in arrivo per i responsabili
Per i responsabili dell’aggressione a Luca Toni ed altri dirigenti del Verona, consumatasi sabato scorso prima del match di campionato tra l‘Avellino ed il Verona, sono in arrivo serie conseguenze. Stando alle ultime indiscrezioni, dopo un attento lavoro alla ricerca dei colpevoli del folle agguato all’auto con a bordo esponenti del club scaligero, la Questura della città di Avellino è pronta ad emettere diversi provvedimenti. Entro la giornata di domani, al massimo, dovrebbero arrivare comunicazioni ufficiali, così come non si esclude che proprio domani l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive possa decretare, per la tifoseria della squadra irpina, il divieto della trasferta, a Cittadella per la partita di campionato di serie B di sabato 18 febbraio. Si parla di emissione di daspo a carico di 6 o 7 individui.
Intanto questa mattina il primo cittadino di Avellino, il dottor Paolo Foti ha ulteriormente precisato di censurare tali gesti di violenza a prescindere, come si evince dalle sue dichiarazioni:
“C’è stato un atto teppistico nei confronti di quattro cittadini, non importa se erano o meno dirigenti della squadra del Verona ed io, non solo nelle nelle vesti di Sindaco della città ma anche in qualità di comune cittadino, condanno aspramente il gesto di violenza gratuita messo in atto dai responsabili di tale aggressione. Ma certamente nel rapporto consegnato alla Questura appare evidente come la Polizia Municipale abbia fatto il proprio dovere, specificando che l’aggressione si è svolta nel giro di appena 30-40 secondi”.
Gli ultrà dell’Avellino hanno pubblicamente condannato e preso le distanze dal gesto di persone estranee al tifo irpino, anzi secondo la loro opinione si tratta di comuni facinorosi pronti a dar sfogo al loro istinto animale. Inoltre, hanno continuato gli ultrà, non si riesce a capire il motivo, visto che i colpevoli sono già stati individuati, per cui l’osservatorio voglia punire, per giunta andando ben oltre le proprie competenze, l’intera tifoseria biancoverde che non si è resa responsabile di nulla.