Fragorosa dichiarazione di De Laurentiis contro i giocatori e l’allenatore

dichiarazione De Laurentiis

Fragorosa dichiarazione di De Laurentiis contro i giocatori e l’allenatore

Una fragorosa dichiarazione del presidente De Laurentiis, nel post partita dell’infausta gara del Bernabeu contro i giocatori e contro il tecnico Maurizio Sarri, ha spiazzato tutti. Nonostante le parole di Lorenzo Insigne ai microfoni di Premium, che fa i complimenti alla squadra per aver lottato contro i campioni del Real, il pensiero del patron azzurro, appare completamente diverso. Naturalmente non si può dire che il Napoli abbia fatto una grande partita al cospetto dei colossi del Real Madrid, anzi, tutt’altro. La tanta annunciata gara spregiudicata non c’è mai stata, ma di qui a fare una fragorosa uscita, per di più in televisione nei confronti della squadra e dell’allenatore, ce ne passa.

A quanto pare il buon Aurelio non ha gradito la prestazione fornita dagli azzurri, a suo dire si è salvato il solo Insigne, capace di mettere in campo la sua napoletanità mentre gli altri non sono stati in grado di ostentare quella cazzimma classica dei napoletani. Anzi, sempre secondo il parere del massimo esponente societario, gli altri giocatori non sono proprio esistiti, permettendo così ai campioni spagnoli di fare il bello e cattivo tempo. Un attacco alla squadra completamente fuori luogo. Quindi è partita le secca frecciatina all’indirizzo di Sarri con una dichiarazione che riportiamo per filo e per segno:

“Forse se non avessimo avuto l’incidente di Milik questa sera avremmo visto un’altra partita. Ma non voglio entrare nel merito delle scelte, e non mi permetto di dare consigli: posso non condividere certe scelte ma non oserei mai dirlo e certe cose continuo a tenerle per me. Comunque non è professionale trovare solo alla vigilia di una partita di Champions così importante delle giuste alternative. Si potevano fare degli esperimenti con tutta la rosa, compreso i nuovi acquisti, già in campionato, per salvaguardare anche gli investimenti della società. Si vuole evitare la sperimentazione, che in realtà è utile in una rosa così lunga.

Non come ai tempi di Mazzarri. A me non interessa vincere sempre in campionato, perché alcune sconfitte mi permettono di capire gli acquisti ed i moduli. Perché altrimenti arriverò alla fine del campionato con gente che non ha giocato. Si cerca di difendere troppo le proprie posizioni, quando l’unica che conta è quella del Napoli. I tifosi non sono stupidi, capiscono che certe sconfitte possono arrivare per testare i nuovi acquisti. Io ho investito dei soldi su alcuni calciatori e non saprò se ho fatto bene perché non giocano. 

Un’assurda presa di posizione che non andava fatta in pubblico, se tu presidente, come è giusto che sia, da proprietario del club hai delle lamentele da fare nei confronti del tecnico e dei giocatori devi farlo nella giusta sede, in privato ed al momento giusto. Perché poi parlare solo dopo una sconfitta e per giunta in televisione davanti a dei giornalisti e a milioni di telespettatori? Poco dopo è giunta puntuale anche la replica del mister, il quale ha affermato:

“De Laurentiis può dire quello  che vuole, ma sarei più contento se ne parlasse direttamente con me. Agli allenamenti ci sono io e decido io. Ho sperimentato tutto quello che c’era da sperimentare. Avrei preferito che certe cose si dicessero tra il chiuso degli spogliatoi ed in faccia. Le decisioni del campo spettano solo a me. Potevamo fare qualcosa di più, indubbiamente, ma loro sono la squadra più forte del mondo.

Sicuramente dopo una sconfitta che fa male, di qualcuno che mettesse benzina sul fuoco non ce n’era bisogno. Queste situazioni non fanno altro che destabilizzare l’ambiente ed in un momento cruciale della stagione possono essere soltanto deleterie.

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