Gli studenti italiani non conoscono la grammatica, allarme dei docenti
Molti studenti italiani purtroppo non conoscono la nostra grammatica dal momento che scrivono malissimo in italiano. Questo accade, non solo tra gli alunni della scuola media, inferiore o superiore, ma anche nell’ambito universitario, il che è ancora più grave. Una situazione scabrosa che ha messo in allarme tantissimi docenti universitari, costretti addirittura a dover correggere una tesi di laurea con la matita a doppia punta rossa e blù come se si fosse alla scuola elementare. Incredibile ma vero.
È indubbio, ormai da molti anni, che alla fine del periodo scolastico troppi giovani non riescono a scrivere correttamente nella nostra lingua, anche perchè leggono poco e non sono capaci di esprimersi nel modo migliore. Da lungo tempo i professori lamentano le carenze linguistiche dei loro studenti che non sanno nemmeno dove sta di casa la grammatica, la sintassi o il lessico, al punto di commettere errori appena tollerabili in terza elementare.
Al fine di trovare una soluzione al problema alcuni istituti hanno persino attivato dei corsi di recupero di lingua italiana. Da qui l’accorato appello in una lettera di oltre 600 docenti universitari, nonché di scrittori, economisti e membri della famosa Accademia della Crusca, i quali hanno voluto scrivere al Presidente del Consiglio, alla Ministra dell’Istruzione e al Parlamento italiano. L’iniziativa è stata promossa dal Gruppo di Firenze per la scuola del merito e della responsabilità.
Quindi, come accennato, è partita la lettera aperta dei docenti al governo italiano. Nella stessa si legge la proposta di alcune linee di intervento, tra le quali la reintroduzione negli otto anni del periodo post elementari, del dettato ortografico, del riassunto, dell’analisi grammaticale e della scrittura in corsivo a mano. Occorre infatti, che gli studenti imparino, prima di tutto, a saper scrivere e poi a conoscere la storia, la matematica e quant’altro.
Ahimé, quest’allarme sembra arrivare anche troppo tardi, poiché è risaputo che il livello grammaticale ed intellettuale degli studenti italiani è assai preoccupante. L’Italia d’altronde è un paese nel quale sono veramente pochissimi, studenti o non, che amano leggere. La lettura, come è noto, è il primo strumento per imparare a scrivere, per cui, nonostante l’allarme lanciato, non credo che si possa fare granché in merito a questa lacuna della scuola italiana.